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Pacioli: pianta spezzata e faro in bilico

Rami già caduti nel cortile di via Delle Grazie, la Provincia: «Ora interventi»

La Provincia Redazione

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29 Novembre 2024 - 16:49

Pacioli: pianta spezzata e faro in bilico

CREMA - Sono dall’ultimo temporale del luglio scorso. Un abete spezzato con i rami caduti a terra e un lampione piegato con il faro penzolante. Si trovano nel parcheggio della sede di via Dogali dell’istituto superiore Pacioli. I rami occupano gli spazi di sosta di quattro auto. Subito dopo la caduta, la zona era stata delimitata da una striscia di nastro bianco e rosso che, a distanza di quattro mesi, è caduto e non è più visibile.

Il lampione penzola ancora e quel che resta del tronco dell’abete è piegato su un lato. Pericolante? Verrebbe da pensare di no, almeno per il momento, visto che nessuno interviene. Certo, lo scenario non è rassicurante.

Del problema, che la scuola ha segnalato da tempo, è stato investito il consigliere provinciale Eugenio Vailati. «Sarà mia premura — assicura — contattare subito l’ufficio preposto alla manutenzione degli edifici scolastici, del quale è responsabile l’ingegnere Massimiliano Rossini. Dei problemi segnalati nelle ultime settimane dagli istituti scolastici cremaschi, in particolare quelli riguardanti il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento, ho comunque già informato il presidente Roberto Mariani durante l’ultima seduta del consiglio provinciale dell’altro giorno. Diciamo che le ditte che devono occuparsi della manutenzione intervengono quasi sempre prontamente per quanto concerne il sopralluogo e la verifica del guasto. Poi, gli interventi hanno i loro tempi».

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Quello della rimozione dell’abete spezzato e del lampione penzolante attende da più di quattro mesi. Più celere è stato invece l’intervento alla caldaia della stessa sede di via Delle Grazie del Pacioli che, dopo le bizze di avvio della stagione fredda e dopo la protesta degli studenti, ha preso a funzionare. Ora la Provincia dovrà provvedere a sistemare anche quella dell’istituto Marazzi, che serve a riscaldare le aule. Quella dei laboratori è invece già stata messa in funzione.

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