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PIADENA DRIZZONA. IL CASO

Autovelox: dopo il caos il ritorno dei rilevatori

Nel 2025 il Comune installerà apparecchi diversi e omologati. Aversa: «Sicurezza a rischio: è necessario intervenire con misure di deterrenza»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

30 Novembre 2024 - 05:30

Autovelox: dopo il caos il ritorno dei rilevatori

PIADENA DRIZZONA - Posti sotto sequestro lunedì 29 luglio, i quattro rilevatori fissi di velocità che fanno capo alla Polizia locale dell’ACI 12, cioè i due di Piadena Drizzona e quelli di Torre de’ Picenardi e Pessina Cremonese, potrebbero essere sostituiti con altri dispositivi all’inizio dell’anno prossimo. «Stiamo seriamente valutando la possibilità — afferma il vicecommissario Armando Aversa, comandante della Polizia locale —, visto che il contratto con la ditta che ha fornito gli apparecchi finiti sotto sequestro scade alla fine del 2024. L’idea è di installare apparecchiature approvate, in modo da poter ripristinare le rilevazioni di velocità». L’obbiettivo è garantire la sicurezza stradale. L’amministrazione comunale, come ribadito di recente anche dal sindaco Federica Ferrari, è preoccupata per il fatto che al momento, sin da fine luglio, non sono attivi controlli lungo le due statali. E in diversi ‘sfrecciano’.

Il blocco dei rilevatori fa seguito al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il tribunale di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica a seguito di accertamenti sulla non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-Exspeed v 2.0. Diversi i dispositivi sequestrati in tutta Italia dallo scorso luglio. «La vicenda sotto il profilo giudiziario è ancora aperta — riferisce il comandante —, perché la ditta fornitrice ha richiesto un ulteriore riesame della materia e un pronunciamento è atteso entro la fine della prossima settimana». Intanto si apprende che dal momento del sequestro «non sono stati registrati incrementi di ricorsi contro le sanzioni comminate».

Intanto, si attende a giorni un chiarimento normativo sulla materia. Dalla prossima settimana potrebbe arrivare il decreto del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che potrebbe chiudere definitivamente la questione della legittimità degli strumenti per il sanzionamento automatico delle infrazioni ai limiti di velocità stabilendo l’obbligo dell’omologazione per tutti ma l’equiparazione per tutti i dispositivi approvati dal 2004 sino alla data di entrata in vigore del decreto. Decreto – di cui già esiste una bozza – che definisce le procedure per eseguire l’omologazione del prototipo, le eventuali successive estensioni, le verifiche iniziali e periodiche di taratura e funzionalità dei dispositivi, per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità. L’omologazione del prototipo è eseguita per accertare che il dispositivo sia idoneo come misuratore di velocità e soddisfi i requisiti richiesti.

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