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MISSIONE LOMBARDIA

Politiche per la casa: piano da 37,8 milioni

L’impegno della Regione a Cremona, a Crema e in provincia: gli interventi eseguiti e previsti per cura del patrimonio, rigenerazione, welfare abitativo e assegnazioni. Gli obiettivi di Franco

Claudio Barcellari

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redazione@laprovinciacr.it

27 Novembre 2024 - 20:39

Politiche per la casa: piano da 37,8 milioni

CREMONA - Ottimi segnali da ‘Missione Lombardia’, il piano regionale delle politiche per la casa. L’assessore di Regione Lombardia, Paolo Franco, con delega a Casa e Housing sociale, ha incontrato all’Utr di via Dante gli stakeholder per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto. È l’ottava tappa di un processo di verifica voluto dall’assessore stesso, alla presenza dei vertici Aler: Amedeo Ghidini e Marco Praderio, rispettivamente presidente e direttore generale. A seguire, la conferenza stampa con i dettagli, con Franco e Ghidini.

Gli investimenti lanciati dalla Regione sono massicci: 37,8 milioni di euro tra cura del patrimonio (12,8 milioni), rigenerazione urbana (17,6 milioni), welfare abitativo (7,2 milioni) e la velocizzazione delle assegnazioni. Particolare attenzione anche all’Housing sociale: «Perché ‘Missione Lombardia’ significa anche aiutare concretamente i cittadini in difficoltà – evidenzia Franco – attraverso l’erogazione di contributi e servizi». ‘Missione Lombardia’ servirà anche a coprire una trasformazione della domanda. «Da strumento di aiuto per gli operai – spiega Franco – le residenze di Aler sono diventate strumento di welfare puro. E del resto nei quartieri storici, residenziali e pubblici aumenta l’esigenza di sostenibilità economica».

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Parlando di prospettive future, bisogna accorciare ulteriormente i tempi delle assegnazioni. «Abbiamo abbassato le tempistiche a una media di sei mesi – entra nel merito Franco – e vogliamo scendere a tre. Sulla natura di questo ‘valore medio’, bisogna analizzare le situazioni caso per caso. C’è chi ha fatto richiesta, ha visto l’alloggio e si è tirato indietro».

Altra causa dei ritardi: le procedure. «In giunta regionale è stato proposto un cambio di regolamento, perché il processo di verifica è pesante».

Il feedback di Aler è positivo. «L’operato dell’assessore ha portato significative innovazioni – commenta Ghidini – e incoraggiato le Aler a rispondere in modo più attento alle esigenze dei territori. Come presidente, insieme al direttore Marco Praderio, sono particolarmente attento alle esigenze dei territori in cui operiamo e in particolar modo alle situazioni di fragilità e bisogno sociale».

L’abitare sociale a Cremona è dunque ufficialmente entrato nella lente di Regione Lombardia. Il problema esiste ed è urgente, come ha evidenziato Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd: «Negli ultimi anni, sugli alloggi popolari Aler della provincia non si è investito affatto e questo ha portato, secondo i dati del 2023, a 729 appartamenti sfitti per carenza di manutenzione, un numero significativamente più alto rispetto a Mantova, che ne conta 661, e a Brescia, che ne ha 279 grazie a maggiori investimenti, anche tramite le risorse del Pnrr. Occorre dunque prestare maggiore attenzione, anche se ho già constatato una prima inversione di tendenza positiva».

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