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RIVOLTA D'ADDA

Shock: scritte antisemite. La condanna di Sgroi

Il sindaco: «Sono sconvolto non tanto per l'attacco nei miei confronti, ma per l'auspicio di distruzione di un Paese sovrano»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Novembre 2024 - 19:09

Shock: scritte antisemite. La condanna di Sgroi

Nella foto di repertorio scritte antisemite. Nel riquadro Sgroi

RIVOLTA D'ADDA - Scritte antisemite in paese. Una contro Israele e l'altra contro il sindaco Giovanni Sgroi. Sono comparse nella notte tra domenica e ieri, lungo un muro di via Bertolazzi. Chi è entrato in azione lo ha fatto utilizzando una bomboletta spray di colore nero. «Al di là dell'incomprensibile accostamento – interviene lo stesso primo cittadino – sono sconvolto non tanto dalla scritta nei miei confronti, ma da quella che auspica la distruzione di un Paese sovrano, democratico, patria di un popolo che rappresenta nella storia una icona della sofferenza. Sconcertato perché anche nella nostra comunità si è insinuato il veleno dell’odio antisemita. La nostra comunità ha sempre dimostrato grande attenzione e sensibilità alle tragedie che avvengono anche lontano da noi. Ci sentiamo vicini a tutte le popolazioni martoriate dalle guerre e alla sofferenza del popolo palestinese, devastato dalla inaudita violenza di una risposta militare sproporzionata. Un popolo, quello palestinese, che ha il diritto di vivere come l’altro, quello israelita. Volerne distruggere uno dei due, vuol dire volere ancora guerra, odio e sofferenza».

Sgroi si fa interprete della comunità locale e condanna queste forme di violenza. «Chi ha scritto sul muro quelle frasi è mosso solo dall’odio non dalla voglia di pace. La comunità rivoltana rifiuta questa violenza e questo odio ed abbraccia invece la tolleranza ed il desiderio di pace tra il popolo ebraico e quello palestinese. Essere con gli ebrei non vuol dire condividere le politiche dei suoi governanti, così come essere con i palestinesi non vuol dire condividere il terrorismo di Hamas. Per questo non vorrei cancellare dal muro la definizione che hanno dato di me, che di per sé per me non è un insulto, ma piuttosto aggiungere alla scritta qualcos’altro, affinché la scritta sia ‘Sgroi ebreo e palestinese’».

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