L'ANALISI
16 Novembre 2024 - 20:51
CREMONA - Notte di violenza e paura, quella tra ieri e oggi, in pieno centro città. In questo caso è il più classico dei motivi: o il portafoglio o le botte. Lo racconta il ventunenne Simone Belfiore con una storia su Instagram. Una foto che dice più di mille parole, con il suo viso segnato da tagli e contusioni, gli occhi lucidi.
Una foto scattata al termine dell’ennesimo episodio di violenza dell’ultimo periodo, consumato dopo una serata con alcuni amici in una discoteca cremonese. Tutto accade alle 5.30. A quell’ora il 21enne, uscito dal locale da ballo, torna verso casa. A un tratto, in via Beltrami, viene avvicinato da tre uomini, secondo lui «extracomunitari», che gli chiedono il denaro contenuto nel portafoglio.
Al suo rifiuto, lo aggrediscono. Ricevuta una raffica di pugni e strattoni, Belfiore riesce a divincolarsi dalla morsa dei tre aggressori e a scappare. «Fortunatamente il Signore mi ha dato il dono della corsa sennò non so come sarei finito stasera», scrive il ragazzo su Instagram, a margine dell’episodio, probabilmente appena rientrato a casa dopo l’aggressione, prima di recarsi al Pronto soccorso, dove ha passato l’intera giornata di oggi, per medicare una frattura al naso e una a un dito della mano.
Nel suo sfogo sui social, Belfiore non nasconde lo spavento per l’aggressione subita e l’insensatezza di tanta violenza: «Se non fossi riuscito a scappare sarei sicuramente in una sala operatoria di ospedale… Per cosa? (…) Non è normale che accadano queste cose». L’amarezza è tanta, ma soprattutto cresce la tensione che sta interessando il centro nelle ultime settimane, dopo una lunghissima serie di episodi di violenza che ha scosso l’intera comunità.
Il tutto avviene in un momento di particolare sensibilità sul tema sicurezza, accentuata dal dibattito politico. Proprio mercoledì scorso è avvenuta un’aggressione ai danni di una commerciante incinta in via Patecchio, al culmine di un periodo segnato da simili episodi. Per contrastare gli atti di microcriminalità diffusi a macchia d’olio, la Prefettura ha coordinato con il Comune e le forze dell’ordine una serie di ripetuti interventi di controllo delle zone sensibili della città con carabinieri, polizia, polizia locale e anche guardia di finanza.
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