L'ANALISI
12 Novembre 2024 - 20:34
Garatti, Rossoni, Bergamaschi e Lucente
CREMA - Tra luci, non molte; e ombre, ancora troppe. Nel tour provinciale oggi pomeriggio l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Regione, Franco Lucente, ha fatto tappa a palazzo comunale per un incontro con il sindaco Fabio Bergamaschi, il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, i sindaci del territorio, il comitato pendolari cremaschi. Presenti i dirigenti di Rfi e Trenord e Consozio.IT. Al centro dell’attenzione la linea Cremona-Crema-Milano, via Treviglio, e i collegamenti ciclo pedonali sovracomunali. Primo punto: il tanto atteso treno diretto Crema-Milano, per abbattere i tempi di percorrenza in favore dei 1.800 viaggiatori quotidiani della tratta.
«La sperimentazione non partirà con l’orario invernale, come pensavamo. Tecnicamente non è semplice da organizzare, andremo al 2025 – ha chiarito Lucente –: di sicuro si farà, ma dobbiamo verificare tecnicamente come inserire il convoglio nell’orario vigente. Valuteremo la richiesta dei pendolari di aggiungere la fermata a Treviglio».
Poi l’indice di puntualità, peggiorato nell’ultimo anno. Si è scesi dall’82% delle corse in orario (ovvero a destinazione entro i cinque minuti) del 2023 a poco più dell’80%.
«La situazione della tratta cremasca – ha proseguito l’assessore – è migliore rispetto al resto della regione, ma c’è comunque stato un peggioramento e non siamo soddisfatti perché vogliamo dare un servizio migliore. Per questo l’anno prossimo immetteremo altri nuovi treni sulla linea, mentre al momento il 50% della flotta è stato rinnovato. Sulle ciclo pedonali sovra comunali trovo molto interessante il progetto di unione con Lodi, che ha già fatto la sua parte lungo la provinciale per Crema. Ci ritroveremo la prossima settimana con Consorzio e Area omogenea per fare il punto». La realizzazione del tracciato sarà in capo alla Provincia, in base ad un accordo tra Cremona e Lodi risalente al 2023.
Tra le note positive, l’ormai vicina apertura del sottopasso di via Stazione, che permetterà di chiudere il passaggio a livello di Santa Maria. Proprio dalle barriere arrivano infatti i maggiori guai della tratta. Dati di Rfi dimostrano che il 68% dei guasti infrastrutturali è dato da rotture delle sbarre. Entro fine anno, i tecnici di Rfi hanno assicurato la soppressione di sei passaggi: tre in tutto a Crema, due a Castelleone e uno a Caravaggio.
«La loro eliminazione – ha aggiunto Lucente – è fondamentale per garantire delle prestazioni migliori in termini di servizio, evitando ritardi e cancellazioni». Sulla linea quest’anno sono stati stanziati 11 milioni di euro per le manutenzioni, nel prossimo biennio saliranno a 23 milioni.
«Apprezziamo la vicinanza con il territorio da parte dell’assessore» ha commentato il sindaco. Rossoni ha aggiunto. «Abbiamo posto a Rfi il tema di raddoppi selettivi della tratta. Non solo tra Cremona e Olmeneta. Rfi si è detta interessata. Partirà da uno studio sui punti critici così da favorire la velocizzazione dei collegamenti: una migliore offerta favorisce la domanda di utilizzo».
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