L'ANALISI
12 Novembre 2024 - 20:07
CREMONA - Si riaccendono i riflettori sulla partita strategica delle infrastrutture provinciali, in particolare per quel che riguarda il trasporto ferroviario. L’occasione: la visita dell’assessore regionale competente, Franco Lucente, che questa mattina ha incontrato alcuni amministratori locali, a partire dal sindaco di Cremona Andrea Virgilio e dal presidente della Provincia Roberto Mariani, nel salone dei Quadri di palazzo comunale.
Un incontro che si è concentrato su tre fronti: i ritardi, il raddoppio ferroviario della Codogno-Cremona-Mantova e le opere di compensazione per la rimozione dei numerosi passaggi a livello sulla tratta. «Ho voluto incontrare gli amministratori locali del territorio – ha affermato Lucente – per condividere un cronoprogramma che proprio a partire dalla provincia di Cremona dovrà portare a un evidente miglioramento delle performance in tutta la Lombardia».
Performance che, oggi come oggi, fanno sospirare (quando non indignare) i pendolari cremonesi per i frequenti ritardi e disagi.
«I lavori fanno parte di un profondo e generale rinnovamento, realizzato di concerto con Trenord e Rfi, del sistema infrastrutturale ferroviario».
E, dalle parole ai numeri, l’assessore ha sottolineato come la nostra sia «una delle provincie più fortunate», con un indice di puntualità più elevato di altre: «Sulla tratta Cremona-Bozzolo siamo al 71%, sulla Cremona-Brescia all’80% e sulla linea per Treviglio al 75%». Ma è guardando alle ragioni dei frequenti disagi, causati anche dalla difficoltà a reperire mezzi e personale per il trasporto sostitutivo, che si possono mettere in relazione i disagi di oggi con gli ammodernamenti di domani: «Per il tratto Mantova-Piadena abbiamo una data di fine lavori per giugno 2026 e, da dicembre dello stesso anno, i viaggiatori potranno tornare a viaggiare sulle linee. Quanto al secondo troncone di lavori, quello che riguarda il tratto tra Bozzolo e Piadena, i lavori saranno completati a novembre 2027 e la linea tornerà utilizzabile dal maggio 2028». Un allungamento dei lavori determinato anche dalla risoluzione, voluta da amministratori locali e agricoltori, di non sospendere la tratta ma lavorare a fianco del binario unico attualmente presente. L’intervento avrà un costo complessivo di 839 milioni di euro. Per completare l’opera tuttavia bisognerà attendere ancora diversi anni: «Tolto il tratto tra Cavatigozzi e Cremona, resta da raddoppiare tutta la linea fino a Codogno. Entro fine 2025 avremo il progetto di fattibilità tecnico economica». La sfida sarà poi quella di trovare i finanziamenti necessari per un’opera imponente, dal costo di oltre 1,3 miliardi di euro.
Nel frattempo, Lucente ha chiarito la priorità su cui mettersi al lavoro già da ora: «Certo alcuni disagi per l’utenza saranno inevitabili, detto questo sono al lavoro con Rfi per migliorare sul fronte della comunicazione, per fare in modo che le informazioni siano chiare e tempestive».
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