L'ANALISI
12 Novembre 2024 - 18:10
Nel riquadro Marta Fiammetti
PESCAROLO - Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di riqualificazione della biblioteca di Pescarolo, lo spazio annesso al centro culturale di via Mazzini che, nei piani dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Graziano Cominetti, dovrebbe arrivare ad essere un vero e proprio polo culturale per il paese, ma non solo. Un progetto ambizioso che il vice sindaco e assessore alla Cultura Marta Fiammetti, vuole promuovere per dare una identità ben definita al complesso che al momento ospita, oltre alla biblioteca, il Museo del Lino.
«L’idea è quella di arrivare ad avere un vero e proprio polo culturale – spiega Fiammetti – nel complesso che ora ospita museo e biblioteca. Proprio la riapertura del Museo del Lino dopo molti anni di inattività è stato il primo tassello del recupero di un luogo a noi particolarmente caro e punto di partenza di un progetto decisamente più ampio. Gli spazi inutilizzati che verranno riqualificare serviranno ad ottenere un luogo che valorizzi davvero la cultura e il nostro territorio a trecentosessanta gradi».
L’idea è quella di creare tre distinti ambienti che integrino i servizi esistenti, ovvero biblioteca e Museo del Lino, e dove si possano realizzare uno spazio ricettivo di informazione turistica, legato al museo, ma non solo, una sala polivalente al primo piano e, grazie al recupero di una porzione adiacente al fabbricato principale, una sala lettura o studio.
«Quella della sala studio, ricavata nello spazio del portico che da sul cortile, è un progetto cui teniamo molto perché crediamo possa essere molto utile per gli studenti del paese, ma anche per chi voglia venire a documentarsi sul materiale presente nel museo o chiunque voglia sfruttarla. Poi abbiamo pensato ad una sala conferenze o multidisciplinare al primo piano ed infine di inserire un Info Point che possa avere valenza sia per l’adiacente Museo del Lino che per tutte le informazioni turistiche del nostro territorio. La struttura di via Mazzini dispone di tanto spazio, utilizzarlo nel migliore dei modi è la cosa più giusta».
Il progetto è stato finanziato con parte dei fondi statali arrivati nell’ambito degli interventi finalizzati alla rigenerazione urbana. «Sono 500mila euro che in parte vengono usati per la riqualificazione delle ex scuole di Pieve Terzagni ed in parte per questa opera».
Il progetto sull’edificio di Pieve Terzagni, che dovrebbe ripartire a giorni, prevede un intervento al piano terra per fornire spazi destinati alle attività della collettività, ovvero la sede dell’associazione ‘Il Mosaico’ e una sala civica da poter utilizzare all’occorrenza. Inoltre il primo piano ospiterà un micro nido.
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