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Ciclovia VenTo: Comuni al lavoro per collegarsi

Coinvolti con Centropadane diversi centri: da Grontardo a Vescovato, Pescarolo, Cicognolo, Cappella Picenardi, Pieve San Giacomo, Malagnino e infine Cremona per una rete di ‘ricuciture’ ciclabili di circa 50 chilometri

Elisa Calamari

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11 Luglio 2024 - 11:40

Ciclovia VenTo: Comuni al lavoro per collegarsi

GRONTARDO - Una decina di Comuni coinvolti per una rete di ‘ricuciture’ ciclabili di circa 50 chilometri: è l’ambiziosa idea, in fase di studio di fattibilità, di cui si è discusso ieri e nei giorni scorsi alla presenza di vari amministratori comunali e dei referenti della società Centropadane che sta curando la progettazione stessa. L’ultimo summit è stato appunto nelle ore scorse a Grontardo perché proprio da lì, per la precisione dalla frazione Levata, dovrebbe partire il percorso dedicato agli amanti delle due ruote.

Referente politico del progetto era fino a qualche mese fa l’ex sindaco di Pieve d’Olmi Attilio Zabert, ora la ‘palla’ è passata al primo cittadino di Pescarolo, Graziano Cominetti: «L’idea è quella di un percorso che funga da collegamento fra i vari paesi e con i percorsi di mobilità lenta già esistenti – spiega –. Da Grontardo a Vescovato, Pescarolo, Cicognolo, Cappella de’ Picenardi, Pieve San Giacomo, Malagnino e infine Cremona». Ma sono appunto previste anche ‘bretelle’ di collegamento con la ciclovia VenTo sul Po, con la ciclabile Postumia e con quelle lungo l’Oglio. Insomma, si tratta di ciò che Cominetti definisce «puzzle da suddividere in vari lotti funzionali». Pur dividendo il maxi percorso in differenti step, si farà squadra con un unico studio di fattibilità da candidare a bandi pubblici allo scopo di ottenere finanziamenti: c’è così maggiore possibilità di ottenere contributi. Che, per il momento, non sono quantificabili: «Siamo in fase di sopralluoghi e qualche Comune deve ancora chiedere chiarimenti sul percorso – conclude Cominetti –. Vorremmo però arrivare alla stesura del progetto per settembre. Essendo in fase di pre-fattibilità, dunque, non si può ancora parlare di costi. Quel che posso dire è che non si tratterà solo di piste ciclabili: con questa ‘rete’ vogliamo valorizzare anche gli aspetti ambientali, storici e culturali del Cremonese a livello turistico. Penso fra le altre cose ad idonee cartellonistiche per indirizzare verso le eccellenze del territorio, per quanto riguarda Pescarolo ad esempio a Senigola o Museo del lino».
La prossima settimana sono previsti ulteriori sopralluoghi con Centropadane.

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