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CALVATONE-BOZZOLO. IL CASO

Terzo S. Martino con il ponte interrotto

L’ira degli agricoltori: «Lavori iniziati ma fermi da diversi mesi»

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

12 Novembre 2024 - 05:20

Terzo S. Martino con il ponte interrotto

CALVATONE/BOZZOLO - È un San Martino di Tours amaro per gli agricoltori di Calvatone e Bozzolo. Per il terzo anno consecutivo, infatti, i ponti di Sant’Andrea e del Locarolo sono chiusi con lavori già finanziati, assegnati e iniziati e adesso fermi da diversi mesi. «I lavori sono iniziati solo al ponte di Sant’Andrea a Calvatone, sono stati improvvisamente interrotti circa sei mesi fa e non sono più ripresi nonostante il cospicuo finanziamento garantito da Regione Lombardia», raccontano piuttosto arrabbiati alcuni di loro. Il mondo agricolo, che si accinge a riunirsi in occasione della festa del Ringraziamento, ha chiesto ai sindaci di Calvatone Valeria Patelli e di Bozzolo Giuseppe Torchio e alle stesse associazioni agricole di intervenire perché i lavori possano riprendere ed essere finalmente realizzati. 

bozzolo

Ad aggiudicarsi nel novembre di un anno fa l’esecuzione delle opere – come si legge sulla cartellonistica – è stata l’impresa Bertoni di Corte de’ Cortesi con Cignone. Progettista è l’ingegner Stefano Bobbi e il direttore lavori l’architetto Michela Tessoni. L’intervento di importo complessivo pari a 550mila euro è interamente coperto da fondi di Regione Lombardia. Nessuna delle parti in causa, si sarebbe aspettata ritardi così consistenti nella realizzazione dei lavori.

Il ponte Sant’Andrea, realizzato nel 1717, è soggetto a vincolo archeologico, essendo adiacente all’antico vicus romano di Bedriacum, già segnalato in fonti antiche in prossimità dell’attuale centro di Calvatone. Il ponte del Locarolo è più recente, risale infatti al 1912, simbolo dell’ingegneria dei primi reticolari in ferro dell’epoca. Entrambi i ponti sovrappassano il Dugale Tagliata, anch’esso testimonianza della storicità e importanza delle nostre infrastrutture, tra i più importanti colatori che salvaguardano il nostro territorio in occasione di forti eventi di pioggia, risale addirittura al periodo di realizzazione della via Postumia, due millenni di storia delle bonifiche idrauliche cremonesi.

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