L'ANALISI
31 Ottobre 2023 - 16:49
Il ponte di Sant'Andrea a Calvatone
CALVATONE-BOZZOLO - Presto sarà avviato il recupero strutturale e architettonico dei due ponti Locarolo a Bozzolo e Sant’Andrea a Calvatone. Due interventi che il territorio aspettava da tempo e che finalmente vedranno la luce nel corso del prossimo inverno, con la fine lavori nel 2024.
L’intervento, di 550mila euro, interamente coperto da fondi di Regione Lombardia, è stato infatti appaltato. Fortemente voluta dai comuni di Bozzolo e Calvatone, l’opera vede come ente attuatore il Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio, che si è occupato anche della progettazione in collaborazione con il Politecnico di Milano, che si è occupato della parte scientifica/architettonica, vista la valenza storica dei due attraversamenti.
Il ponte Sant’Andrea, datato 1717, è soggetto a vincolo archeologico, essendo adiacente all’antico vicus romano di Bedriacum.
Il ponte del Locarolo è più recente: risale infatti al 1912 ed è simbolo dell’ingegneria dei primi reticolari in ferro dell’epoca. Entrambi i ponti sovrappassano il Dugale Tagliata, tra i più importanti colatori che salvaguardano il nostro territorio in occasione di forti eventi di pioggia. Il manufatto risale al periodo di realizzazione della via Postumia.
Soddisfazione da parte dei sindaci Giuseppe Torchio e Valeria Patelli. Quest’ultima sottolinea «la grande importanza delle due infrastrutture, in quanto a servizio degli agricoltori che coltivano quelle terre. Agricoltori che causa della chiusura protratta dei ponti, per molto tempo hanno dovuto allungare di molto il tragitto, in particolare i bozzolesi. Ma l’importanza è anche per la valenza culturale e paesaggistica. Non si dimentichi infatti che il Locarolo insiste sulla ciclovia dell’Oglio e che il ponte di Sant’Andrea è direttamente collegato all’area archeologica di Bedriacum che vede annualmente l’apertura e la visita da parte di visitatori e studenti».
Patelli ringrazia per «la collaborazione prestata dagli enti coinvolti, in primis Regione Lombardia per il finanziamento dell’intervento, il Politecnico, la Soprintendenza nella persona di Gabriele Barucca per la grande disponibilità manifestata ed il Parco Oglio Sud».
Da ultimo «un grazie al Consorzio Dunas all’area tecnica ed al suo presidente Giannenrico Spoldi che dalla sua elezione ha manifestato grande interesse a risolvere la situazione».
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