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LADRI SCATENATI NEL CREMASCO

Faccia a faccia con i banditi: terrore per padre e figlio

A Offanengo caccia ai malviventi sorpresi dai padroni di casa. Altre irruzioni a Camisano, Ricengo e Agnadello

La Provincia Redazione

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05 Novembre 2024 - 19:18

Faccia a faccia con i banditi: terrore per padre e figlio

OFFANENGO - Raffica di furti sul territorio. Nel mirino abitazioni private e attività commerciali. A Offanengo un uomo e il figlio minorenne vivono l’incubo di trovarsi faccia a faccia con tre ladri. Un ristoratore a Ricengo ne mette in fuga altri due. Una giovane coppia a Camisano subisce il saccheggio della villa a schiera. Infine ad Agnadello, nella zona delle scuole, nei giorni scorsi una famiglia si è trovata la villetta svaligiata: i ladri sono entrati dopo aver forzato la serratura della finestra che dà sul giardino. Quattro episodi che rischiano di essere solo la punta dell’iceberg.

A Offanengo sono le 18 di domenica. L’uomo imbocca con il figlio il vialetto di casa, una costruzione singola con giardino nella zona del Dossello. Il cancello d’ingresso è aperto. Pensando a una disattenzione il proprietario prosegue senza insospettirsi. Ma quando prova a entrare in casa vede che la porta è spalancata. In quel momento, piombano fuori dall’abitazione tre uomini con il volto coperto da una sciarpa. Vestititi di scuro, alti, robusti. Per nulla intimoriti dal fatto di essere stati scoperti. Per il genitore e il figlio sono istanti di terrore. L’uomo ha una reazione d’istinto, ma subito dopo capisce che non può opporsi con la forza. I ladri invece, rimangono quasi impassibili, consapevoli di poter contare su una superiorità fisica e psicologica. Tre contro uno e il giovane senza difese. Se ne vanno con passo sicuro salendo sull’auto che hanno parcheggiato lungo la strada. Uno si mette al posto di guida, l’altro di fianco e il terzo dietro. Tutti hanno ancora una parte del viso mascherata. L’uomo si riprende dallo shock e prova a inseguirli per capire la direzione della fuga e indirizzare le forze dell’ordine dopo aver dato l’allarme. L’auto utilizzata dalla banda è di colore rosso e punta verso Crema.

La vittima, subito dopo, richiede l’intervento delle forze dell’ordine con gli equipaggi che iniziano a setacciare le strade lungo la via di fuga. Si attivano i carabinieri e il comando della polizia intercomunale. L’esito delle ricerche non è positivo anche se i pattugliamenti proseguono a lungo. Gli agenti della polizia locale danno il loro contributo avviando, nella sede del comando, un meticoloso lavoro di analisi delle immagini catturate dalle telecamere. Monitorano tutti i punti di visuale della rete di videosorveglianza del comune. La ricerca si estende anche alle telecamere installate negli altri comuni che partecipano alla gestione integrata della sicurezza. Gli esami sono ancora in corso.

Quando il proprietario varca per la prima volta l’ingresso della sua abitazione trova le stanze devastate: mobili spostati e cassetti aperti, quadri staccati dal muro, oggetti sul pavimento. Anche le stanze del secondo piano, dove si trovano le camere da letto, sono nel caos più completo. I malviventi cercavano soldi e gioielli. Dell’auto rossa, finora, nessuna traccia. Da una prima descrizione pare che i componenti della banda non siano di origine italiana. Un dato reputato attendibile, ma sul quale si stanno compiendo verifiche approfondite. In mezzo a tanti interrogativi una cosa è certa: l’arrivo delle nebbie e il buio invernale costituiscono lo scenario più favorevole per i ladri. La risposta dovrà essere adeguata.

IL RACCONTO DEL RISTORATORE DI RICENGO: «HO VISTO DELLE OMBRE IN FUGA»

«Ho visto delle ombre che scappavano e l’auto è partita immediatamente. Erano almeno in due. Anche se non ne sono sicuro. Non si trattava comunque di una sola persona»

Aldo Dominoni è il titolare del ristorante ‘Al Castel’ di Ricengo. Nel fine settimana, al termine di una serata di lavoro, era ancora impegnato con le attività di chiusura del locale quando è suonato l’allarme. Erano circa le due e mezza. Non si era accorto di nulla e non aveva sentito rumori sospetti.

Ma dopo che si è attivata la sirena è uscito sul retro per controllare. Vicino al cancello di entrata, di fronte alla porta della cucina, ha visto delle sagome scure confondersi nel buio. Quelle dei malviventi che avevano cercato di forzare il cancello.

«Non si sono resi conto che ero ancora all’interno del ristorante e che stavo lavorando» continua il titolare, che subito dopo ha chiamato i carabinieri informandoli dell’accaduto. «Era un’auto di colore scuro e non ho riconosciuto il modello. Non era facile perché era molto tardi e la strada era buia» racconta.

Poi esprime rabbia e incredulità: «Trovo assurdo il fatto che ci siano persone che si svegliano il mattino e, invece di pensare al lavoro o alla famiglia, decidono di andare a rubare. Sono un cittadino onesto, pago le tasse, credo nella mia attività che porto avanti con passione».

Non è la prima volta che i ladri prendono di mira il ristorante di Dominoni. In precedenza erano riusciti a entrare nel locale tagliando le tapparelle che proteggono le finestre. Una volta all’interno erano riusciti ad asportare il registratore di cassa, ma anche in quel caso, all’improvviso, era suonato l’allarme. «Alla fine — dice — non sono riusciti a rubare nulla ma di danni ne hanno fatti. E anche seri. Ho dovuto pagare tutto».

RIPALTA CREMASCA SOTTO ATTACCO. TRE RAID IN 24 ORE: È MAXI ALLARME

Tra sabato e domenica il paese è finito nel mirino dei ladri: due tentati furti in abitazione e un terzo, sempre in una casa privata, che invece è andato a segno. Il tutto nel volgere di 24 ore. Sui tre episodi indagano i carabinieri della Compagnia di Crema, che hanno raccolto le denunce dei proprietari.

Andando con ordine il primo tentato furto si è verificato nel tardo pomeriggio di sabato. La proprietaria, al suo rientro, ha notato che qualcuno aveva tentato di entrare nel suo appartamento provando a forzare la porta finestra da letto. Non riuscendo il ladro si è dileguato. Domenica nel primo pomeriggio, il furto andato a segno. Mentre i proprietari non erano a casa, i malviventi hanno forzato la finestra della camera da letto e una volta dentro hanno rubato cento euro in contanti.

Infine, il terzo episodio. Al suo rientro, intorno alle 19 di domenica, il proprietario dell’abitazione ha trovato evidenti segni di un tentativo di aprire la grata della porta finestra della cucina. In questo caso il sistema anti intrusione ha fatto appieno il suo lavoro. Nell’impossibilità di forzare la serratura, i ladri hanno deciso di desistere. Restano i danni.

VIA LA CASSA DALLA FARMACIA

Colpo notturno alla farmacia Raneri: tre malviventi hanno fatto irruzione nell’attività di via Novella, dove si sono impossessati del fondo cassa prima di dileguarsi. A mettere in fuga i ladri è stata proprio la titolare della farmacia, che vive nell’abitazione a fianco e ha lanciato l’allarme a suon di grida.

Sono le 4.15 di oggi quando dal punto vendita di farmaci si diffondono rumori ripetuti. Svegliata di soprassalto nel cuore della notte, la proprietaria comprende che qualcuno si è introdotto nell’esercizio. Si affaccia a una finestra e urla con tutto il fiato che ha in corpo, mentre compone il numero telefonico dei carabinieri. La pattuglia di Bagnolo Cremasco si precipita sul posto: la vetrata è sfondata, i contanti nel registratore (alcune centinaia di euro) sono spariti e dei banditi non c’è più traccia.
Le riprese delle telecamere del sistema a circuito chiuso restituiscono con precisione le sequenze del raid: nel video si vedono chiaramente tre uomini incappucciati che, dopo aver scavalcato la recinzione, sfondano a pietrate la vetrina e si intrufolano nella farmacia. Oltre ad aver scassinato e svuotato la cassa, i componenti della banda hanno probabilmente cercato di conquistare l’accesso agli altri locali dell’esercizio prendendo a calci le porte, senza però riuscire a sfondarle. La titolare, ieri mattina, si è presentata in caserma a Bagnolo per sporgere denuncia.

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