L'ANALISI
04 Novembre 2024 - 18:16
I furti a Cappella, Casalbellotto e Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Nella notte tra Ognissanti e la commemorazione dei defunti, hanno portato a termine un furto di pluviali in tre cimiteri, quelli di Casalmaggiore, Casalbellotto e Cappella. Cercavano rame, ma hanno usato delle modalità piuttosto artigianali, asportando rapidamente i canali strappandoli dal basso, senza tentare di arrampicarsi. I segni del passaggio dei malviventi sono evidenti.
La notizia ha suscitato grande indignazione tra i cittadini, che esprimono il proprio sdegno per atti considerati non solo illegali ma anche irrispettosi verso luoghi destinati alla memoria e al raccoglimento. «Rubare dai cimiteri è un gesto vergognoso, un’offesa alla memoria dei nostri cari defunti e al rispetto per i luoghi sacri», afferma una residente di Casalmaggiore, con la voce segnata dalla rabbia. Un altro cittadino di Cappella aggiunge: «Questi atti colpiscono le strutture, ma anche il cuore della comunità, perché feriscono la sensibilità di chi cerca pace e preghiera nei cimiteri. Non possiamo tollerare simili mancanze di rispetto».
Il personale del Comune ha effettuato un sopralluogo nelle aree colpite per valutare i danni e iniziare a programmare interventi di ripristino.
Questi episodi riportano alla memoria un periodo in cui i furti di rame avevano pesantemente colpito i luoghi sacri del Casalasco. Uno dei casi più rilevanti si era verificato al cimitero di Rivarolo del Re, dove i ladri avevano sottratto ingenti quantità di rame, arrecando danni notevoli. Questo episodio, insieme ad altri avvenuti in diversi comuni della zona, aveva evidenziato una preoccupante tendenza che sembrava essersi attenuata negli ultimi tempi. Era successo ad esempio al cimitero di San Martino dall’Argine.
Nel 2015 dalla chiesa di Borgolieto, quartiere storico di Gussola, erano stati rubati i canali di scolo che collegano la copertura dell’edificio sacro al sistema fognario. Medesima la dinamica di quanto avvenuto ai danni dell’oratorio di Torricella del Pizzo. Anche la piazzola ecologica di Torre de’ Picenardi era stata presa di mira da un individuo che si era introdotto nell’isola portando all’esterno 13 batterie d’automobile, ferri da stiro, cellulari, materiali da cui estrarre rame e piombo. Oltre ai cimiteri, in passato anche la stazione ferroviaria di Piadena era stata presa di mira, con un furto di cavi in rame.
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