L'ANALISI
01 Novembre 2024 - 17:02
CREMONA - «Sono partite tre sassate, una dopo l’altra. L’ultima pietra mi ha quasi sfiorato»: la denuncia è del noto imprenditore della ristorazione Gianni Kandoo, cinese d’origine e da tempo cremonese d’adozione. «Questa mattina poco dopo le 11 ho portato la macchina all’autolavaggio di via Castelleone. Gli spazzoloni si erano appena attivati quando nel piazzale sono piovuti tre grossi sassi». Ne mostra uno: grande quanto un pugno.
«Dopo la seconda pietrata mi sono voltato di scatto — prosegue il ristoratore — e ho inquadrato chiaramente un gruppo di cinque ragazzini, all’apparenza tutti minorenni. Uno di loro mi ha apertamente sfidato, mostrandomi il dito medio». Dopo aver bersagliato Gianni, il gruppetto ha accelerato il passo e si è dileguato nell’area commerciale adiacente.
«Sono stato assalito da un misto di spavento e di rabbia — spiega la vittima del raid —. Fortunatamente, pochi istanti dopo, è passato un cliente che conosco bene: mi ha tranquillizzato, lo devo ringraziare perché ha placato sul nascere una mia possibile reazione inconsulta». Gianni, prima di contattare il 112, è riuscito a fotografare i ragazzini di spalle, mentre si allontanavano. Ma lo sconcerto rimane: «Questione di poche decine di centimetri e mi avrebbero centrato», riflette Gianni con un sospiro di sollievo.
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