LA CLASSIFICA 2024
In cima alla classifica troviamo Reggio Emilia, che ha superato la soglia degli 80 punti, grazie anche all’ottenimento di quattro dei cinque "bonus" previsti per l'efficienza in aree specifiche. Questi bonus, che premiano il raggiungimento di performance elevate oltre il livello base, sono stati conquistati da un totale di 45 città: 28 nel Nord Italia, 4 al Centro e 13 tra Sud e Isole. Nonostante la mancanza di bonus, Trento mantiene una posizione di rilievo al secondo posto, mentre Parma completa il podio.
LE CITTÀ DEL SUD IN DIFFICOLTÀ: LA SITUAZIONE DI NAPOLI, PALERMO E CATANIA
La classifica 2024 mette nuovamente in evidenza il divario tra Nord e Sud Italia, con Napoli e Palermo che si classificano rispettivamente quartultima e quintultima. Catania, invece, si posiziona all'ultimo posto della graduatoria. Un'eccezione nel Mezzogiorno è rappresentata da Cosenza, che riesce a raggiungere il tredicesimo posto, distinguendosi come modello virtuoso nella gestione ambientale.
AGGIORNAMENTI METODOLOGICI
La 31ª edizione del rapporto Ecosistema Urbano ha introdotto un'importante revisione metodologica. Tra le novità principali, l’inclusione di un nuovo indicatore relativo alla variazione del consumo di suolo e l’adozione dei dati delle centraline Arpa per valutare la qualità dell'aria. Questo restyling metodologico, realizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore, mira a rendere il report sempre più accurato negli anni a venire. In futuro, potrebbe essere introdotto anche un parametro dedicato all'impatto degli eventi climatici estremi, sempre più frequenti in diverse aree del Paese.
LE PERFORMANCE NEI PARAMETRI PRINCIPALI: ARIA, ACQUA, RIFIUTI E MOBILITÀ
Le città italiane hanno registrato performance variabili nei 20 indicatori considerati. Analizzando la qualità dell'aria, il rapporto evidenzia una situazione “ottima” a L'Aquila, che si distingue anche per la bassa incidenza di PM10. A Ragusa la qualità dell'aria è considerata “buona”, mentre in altre 30 città è “sufficiente”. Tuttavia, oltre due terzi dei capoluoghi presentano una qualità dell'aria “insufficiente” o “scarsa”.
In tema di dispersione della rete idrica, da quest’anno il parametro è stato equiparato per importanza alla raccolta differenziata. A livello nazionale, la dispersione idrica si è lievemente ridotta, passando dal 36,6% al 36,3%. Inoltre, la raccolta differenziata ha continuato a registrare buone performance, mentre il trasporto pubblico ha mostrato un trend positivo, con Milano in testa per l’efficienza dei servizi di mobilità.
IL FUTURO DELLE CITTÀ GREEN IN ITALIA
Il rapporto Ecosistema Urbano 2024 rappresenta un prezioso strumento per monitorare lo sviluppo delle città italiane verso una gestione ambientale sostenibile. Le città del Nord continuano a guidare il cambiamento, mentre il Sud mostra ancora difficoltà nel colmare il divario. Le novità metodologiche introdotte quest'anno pongono le basi per una valutazione sempre più precisa delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità urbana.
Cremona ha ottenuto risultati variabili nei singoli indicatori, dimostrando punti di forza nella gestione dei rifiuti e nell'infrastruttura ciclabile.
“Il riconoscimento ricevuto oggi a Roma insieme all’assessore all’Ambiente Simona Pasquali, durante la presentazione del rapporto sulle performance ambientali delle città 2024 - ha spiegato Virgilio - serve a ricordarci il percorso fatto e le tante cose che ancora restano da fare. Se vogliamo città più vivibili, e più sostenibili, dobbiamo fare tutti uno sforzo maggiore. Verde, mobilità leggera, trasporto pubblico, rigenerazione urbana, recupero delle aree dismesse, interventi idrogeologici ed energie rinnovabili devo essere le priorità dei prossimi anni”.