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LE SFIDE DELLA SOSTENIBILITÀ

La svolta dell’ex raffineria: ecco il parco fotovoltaico

Il progetto dell’impianto Tamoil presentato al ministero. Virgilio: «L’area sarà finalmente valorizzata»

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

24 Ottobre 2024 - 05:00

La svolta dell’ex raffineria: ecco il parco fotovoltaico

CREMONA - Prende forma il progetto di installazione di un esteso parco fotovoltaico nell’area dell’ex raffineria Tamoil. Le indiscrezioni trapelate in questi giorni sono state confermate da Roberto Alquati, presidente di Tamoil raffinazione, che ha spiegato come il progetto rientri nella ‘green vision’ dell’azienda in materia di diversificazione delle fonti energetiche. «L’istanza del progetto è stata depositata nelle scorse settimane presso il Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) – ha dichiarato Alquati –. Si tratta di un piano per la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico nelle aree in precedenza occupate dalla zona di raffinazione adesso adibite a deposito della Tamoil».

Ora il ministero dovrà procedere a fare le necessarie valutazioni: «Ora parte un iter di permitting che non possiamo sapere al momento quanto durerà. Poi sarà convocata una conferenza dei servizi che coinvolgerà il Comune, la Provincia e la Regione». Se tutto dovesse procedere come previsto e il parco fotovoltaico venisse realizzato, si tratterebbe, per quell’area della città, di una svolta importante, pur dentro ad una cornice che resta a vocazione energetica e industriale. La raffineria cremonese aveva infatti causato danni ambientali in città per i quali, dopo anni di processi penali e civili, il Comune aveva ottenuto risarcimenti per 2,4 milioni di euro.

Con il parco fotovoltaico adesso l’area potrebbe diventare uno dei luoghi simbolo della transizione ecologica cittadina, emblema della svolta dai combustibili fossili verso fonti di energia rinnovabili. «Tamoil è impegnata a contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione del settore energetico – afferma Enrico Garavaglia, direttore dell’area sicurezza, ambiente e ingegneria dell’azienda –. Lo sta facendo da tempo con i biocomponenti e le colonnine elettriche». Stando alle prime previsioni, il progetto dell’impianto che dovrebbe sorgere nell’ex raffineria sarebbe un investimento ingente che porterebbe ad una potenza generativa di 5/6 megawatt.

«I dettagli sono ancora da definire e soprattutto, avendo appena presentato il progetto, devono ancora essere approvati. Potrebbero pertanto esserci delle modifiche ma stando ai nostri piani l’energia ‘green’ generata con i pannelli verrà suddivisa in parti uguali tra energia di consumo ed energia da mettere in rete, rendendola disponibile per le utenze. L’impianto genererà dunque energia per la comunità, oltre ad alimentare in maniera pulita il nostro processo produttivo». Il parco fotovoltaico in questione sarebbe il secondo della società petrolchimica dopo quello di Trecate, in provincia di Novara. «Lo abbiamo inaugurato il 4 settembre e rappresenta il primo passo di una svolta che segue la scia della transizione energetica ormai globale – continua Garavaglia –. Va detto, però, che in questo caso l’impianto è di dimensioni molto più contenute rispetto a quello che sorgerà a Cremona, parliamo di circa 300 kilowatt di potenza di picco».


Il sindaco, Andrea Virgilio si dice «soddisfatto di questa proposta dell’azienda». Il progetto «valorizza finalmente un’area sulla quale anche in campagna elettorale si era detto e proposto molto, spesso in maniera velleitaria». Quella dell’ex raffineria, ricorda il primo cittadino, è infatti «un’area privata della quale non possiamo disporre come vorremmo, ma ben venga che l’azienda la voglia destinare ora alla produzione di energia pulita». Sull’opera bisognerà comunque tenere gli occhi aperti, in un «processo di condivisione della progettualità con la cittadinanza, garantito anche dall’Osservatorio Tamoil istituito a suo tempo. Intanto, abbiamo potuto constatare – conclude Virgilio – che parte di quell’energia venga destinata alla comunità».

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