L'ANALISI
28 Ottobre 2024 - 05:10
La maestra liutaia Svetlina Andreeva
SOSPIRO - Liutai per un giorno, o meglio per un mese. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Gian Battista Puerari di Sospiro hanno da poco terminato un laboratorio che li ha portati a costruire un vero e proprio violino. Sotto la guida dell’insegnante di musica Maria Carla Proietto e della maestra liutaia Svetlina Andreeva il progetto, dal titolo «La luce del magico violino viola», ha preso vita e forma permettendo agli alunni di conoscere tecniche e segreti della creazione di un violino. «L’idea è nata con la volontà di avvicinare i ragazzi a questo magnifico strumento – ha spiegato la professoressa Proietto – visto anche che a Cremona la storia dei violini è particolarmente importante. Ho pensato che farlo costruire a loro, seguendo tutte le fasi, sviluppando la tecnica di costruzione e la manualità, fino alla creazione del violino, fosse un processo più concreto e valido per conoscere davvero lo strumento musicale».
Non solo teoria, dunque, ma anche tanta pratica che ha entusiasmato e coinvolto i ragazzi. «Grazie all’aiuto della maestra liutaia abbiamo spiegato ai ragazzi la metodologia e le varie fasi di costruzione: la raccolta dei materiali e degli strumenti necessari, la creazione dello stampo per il violino, la selezione e preparazione del legno. Sono stati poi intagliati e modellati i componenti del violino, assemblati e poi la verniciatura finale che è stato davvero un momento bellissimo perché i ragazzi hanno toccato con mano il frutto del loro lavoro».
Un laboratorio iniziato a settembre e terminato nei giorni scorsi.
«La fase più lunga è stata quella della verniciatura e l’attesa dell’asciugatura del colore del violino, ma quando poi abbiamo sentito il suono passare dalle corde alla cassa armonica è stata una soddisfazione enorme».
L’obiettivo di questo laboratorio, finanziato grazie ai fondi del Pnrr, è stato non solo quello di avvicinare i ragazzi alla cultura strumentale, ma accompagnarli in un’esperienza musicale concreta che ne potesse stimolare l’invenzione e la creatività̀. «Siamo arrivati alla costruzione di un violino da parte dei ragazzi, lo hanno «etichettato» con i loro nomi. Questo processo costruttivo aiuta anche gli alunni a prendere coscienza di se’ e delle proprie capacità, cosa molto importante. È stato un percorso entusiasmante, ringrazio il dirigente Claudio Buzzi di Marco e la vicepreside Antonella Pia Bonfitto che hanno sostenuto fin dall’inizio questa mia idea, la maestra liutaia che ci ha seguito con pazienza e professionalità e i ragazzi che hanno messo tanta passione e impegno».
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