L'ANALISI
26 Ottobre 2024 - 15:29
VIADANA - È stato un consiglio comunale intenso e partecipato con una contestazione finale al sindaco Nicola Cavatorta, quello tenutosi ieri sera al Muvi per l’accorpamento scolastico tra i due istituti cittadini, Parazzi e Vanoni. Una scelta presa dall’amministrazione comunale, che comunque dovrà essere autorizzata dalla Provincia, fortemente contestata.
«Sono rimasto impressionato negativamente dalla maleducazione presente in sala Saviola. Il consiglio comunale aperto, richiesto dalle forze di minoranza, è stato accettato favorevolmente dall’amministrazione comunale in un’ottica di agevolare il dialogo sulla questione del dimensionamento scolastico. Il presidente del consiglio comunale Pietrangelo Gozzi ha raccolto le richieste di genitori, insegnanti e personale scolastico, i quali tutti sono intervenuti per esporre le proprie preoccupazioni. Dispiace constatare che quando ha preso la parola l’assessore all’Istruzione Rossella Bacchi per esporre le ragioni della giunta, è stata ripetutamente interrotta dal pubblico, rendendole impossibile concludere il discorso. Quando è stato il mio turno, anche in considerazione del fatto che alcuni consiglieri comunali avevano richiesto un mio intervento, oltre ad essere stato altrettanto interrotto, non mi è stata data la possibilità di terminare in quanto il pubblico presente è uscito dalla sala mancando di rispetto e negandomi la possibilità di proseguire. Credo che questi siano cattivi esempi di mancanza di democrazia e prima di tutto di dialogo. A maggior ragione da parte di chi gravita, con ruoli diversi, attorno al mondo della scuola, impegnati quotidianamente nella formazione dei nostri ragazzi», ha dichiarato Cavatorta.
Sono stati diversi gli interventi durante il consiglio, sia di rappresentanti istituzionali sia di cittadini. Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio ha commentato che «farà presente agli organi provinciali deputati a decidere il clima di negatività su tale scelta». Altro intervento molto seguito è stato quello di Lorenza Tizzi, presidente del consiglio d’istituto del comprensivo Vanoni.
«L’accorpamento avrebbe una ricaduta pesante sulla qualità dell’offerta formativa, sull’efficacia pedagogica e sul benessere degli studenti e delle famiglie, oltre ad aggravare la capacità di programmazione didattica dei collegi docenti, che rischierebbero di tramutarsi in enormi assemblee difficilmente produttive. Le stesse motivazioni legate alla decrescita demografica addotte nella relazione tecnica evidenziano cali che avranno ricadute significative solo tra 4-5 anni». Il consigliere comunale del Pd Enos Pradella, ha invece commentato: «Si è consumata l’ennesima battaglia che come minoranza abbiamo portato fuori dai muri del consiglio comunale, per fare capire a questa amministrazione che deve lavorare per la propria comunità e non per posizioni politiche che vanno contro il bene Comune. Non esistono decisioni buone o cattive se non sono spiegate e condivise con chi quelle decisioni le deve subire».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris