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Sos volontariato: serve un passaggio generazionale

Appello ai giovani di Poletti, presidente della Pro loco e fondatrice di Anteas: «Riservare nel cuore un posto per il prossimo fa sentire vivi, un’ora alla settimana fa la differenza»

La Provincia Redazione

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21 Ottobre 2024 - 08:30

Sos volontariato: serve un passaggio generazionale

OFFANENGO - «Cerchiamo volontari, ma è sempre più difficile trovarli. Basta un’ora alla settimana per fare la differenza». Augusta Poletti, 78 anni, è la presidente della Pro loco e ha fondato la sezione locale di Anteas. Gli iscritti alla Pro loco sono 140 e il programma annuale prevede diciotto eventi. L’Anteas, invece, ha una convenzione con il Comune per svolgere una serie di servizi utili alla cittadinanza. Ogni giorno i due Fiat Doblò dell’associazione trasportano le persone disabili nei centri di assistenza e consegnano i pasti agli anziani. Nel 2023 i volontari hanno garantito un impegno di 539 ore, mentre il numero dei pasti ha sfiorato le 4mila unità.

I volontari sono quindici con sei autisti. Tutti pensionati. E sono in attesa che si facciano avanti giovani pronti a dare un aiuto. «Durante il Covid abbiamo ricevuto supporto da un gruppo di ragazzi. Ma hanno lasciato» dichiara la presidente della Pro loco. Le sue giornate sono intense: sveglia alle 6, alle 8.30 il trasporto, poi la consegna dei pasti, nel pomeriggio altri spostamenti con anziani o malati, poi le riunioni.

«Per fortuna non è sempre così – dice – e comunque la sera mi rilasso con la lettura, la mia grande passione». Augusta ha iniziato a essere attiva nel Terzo settore nel Duemila con la pensione. Prima le scuole tecniche e professionali, il lavoro da impiegata alla Motta e i viaggi da pendolare a Milano: «Sono una donna di numeri e ho ereditato da mio padre la curiosità, a tutto avrei pensato tranne al fatto che sarei diventata una volontaria».

I suoi genitori gestivano la storica osteria Poletti che si trovava sulla strada Maestra, quella che oggi è via De Gasperi: «Ormai se ne sono andati tutti, sono una sopravvissuta». Chi per l’anzianità e chi per una malattia improvvisa, mentre una tragedia ha stroncato la vita della sorella minore Angela quando aveva poco più di tre anni. Un lutto terribile. Ma ad Augusta non ha tolto il gusto di vivere: «Bisogna risollevarsi e andare avanti, il volontariato mi fa sentire utile».

Augusta è anche una collezionista di bicchieri in vetro di Murano, di ceramiche di Castelli e anche di francobolli: «Le mie passoni, ma niente mi emoziona più che aiutare le persone». Di gente pronta a spendersi per gli altri non se ne trova più. «Può essere faticoso – conclude — ma non è richiesto il tempo pieno. Ai giovani dico ‘fatevi avanti’. Riservare un posto per il prossimo nel proprio cuore fa sentire vivi. Fidatevi». 

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