Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA STORIA

Tentata truffa sventata dal colonnello

Regni, ufficiale dell’Arma in congedo, smaschera il finto medico: chiedeva soldi al telefono

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Ottobre 2024 - 05:15

Tentata truffa sventata dal colonnello

Il colonnello Luigi Regni

CASALMAGGIORE - Un episodio curioso e rivelatore ha coinvolto il colonnello Luigi Regni, ex comandante della Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore (dal 2003 al 2012). Regni ha raccontato pubblicamente una tentata truffa telefonica ai suoi danni, in cui il truffatore, senza sapere chi avesse davvero all’altro capo della linea, ha cercato di ingannarlo. Con la sua tipica prontezza di spirito e un pizzico di ironia, il colonnello ha ricostruito l’accaduto, trasformando una spiacevole situazione in una lezione importante per tutti.

IL RACCONTO


La vicenda è iniziata con una telefonata inaspettata. All’altro capo del filo, una voce agitata, presumibilmente quella di un giovane, ha iniziato a recitare la parte del figlio di Regni in gravi difficoltà: «Papà, sto malissimo, sono in ospedale, ho rimesso sangue! Ti passo il dottore». In un attimo, il presunto truffatore ha cercato di creare un’atmosfera di panico e urgenza, facendo credere a Regni che il suo stesso figlio fosse in pericolo di vita. A questo punto, il truffatore ha passato la chiamata a un finto medico, che, con tono formale, ha chiesto al colonnello una somma di denaro per coprire le spese di una presunta operazione urgente. L’obiettivo era chiaro: spaventare l’interlocutore e fargli abbassare la guardia, per spingerlo a rivelare informazioni personali e ad accettare la richiesta di denaro senza pensarci troppo.

LA RISPOSTA PRONTA


Il colonnello Regni, forte della sua lunga carriera e delle tante situazioni di emergenza che aveva affrontato, ha subito sospettato che la telefonata fosse una truffa. Tuttavia, ha mantenuto il controllo e ha deciso di giocare per un po’ con il finto dottore. Ma la richiesta del truffatore di ottenere le generalità del figlio ha innescato una risposta che ha messo fine all’inganno: «Le generalità le possono verificare dal documento», ha replicato Regni con prontezza. Questa semplice ma astuta risposta ha mandato il truffatore in confusione, facendogli capire che il suo tentativo era fallito. Senza ulteriori parole, il malvivente ha bruscamente riattaccato, abbandonando il suo piano.

L'OCCASIONE MANCATA


Regni, abituato a situazioni ben più complicate, ha accolto l’intero episodio con ironia, rammaricandosi solo di non aver potuto portare la situazione fino in fondo: «Vorrei dire a quel truffatore fallito che ha telefonato alla persona sbagliata!», ha detto, ridendo della goffaggine dell’inganno. Con un tocco di umorismo, ha ammesso di non essere stato abbastanza rapido da continuare il gioco per smascherare il truffatore: «Sarei dovuto essere più sveglio e stare al gioco per ricevere a casa, con tutti gli onori, il truffatore provetto!».

Nonostante la leggerezza con cui il colonnello ha raccontato la vicenda, l’episodio porta con sé un messaggio importante. Le truffe telefoniche, specialmente quelle che cercano di sfruttare l’emotività delle vittime con falsi racconti di emergenze familiari, continuano a essere un problema diffuso. Regni, con la sua lunga esperienza, ha subito intuito il pericolo, ma ha sottolineato che chiunque, anche le persone più preparate, potrebbe essere colto alla sprovvista in situazioni simili. Regni ha voluto ricordare a tutti di non fornire mai dati personali o accettare richieste di denaro al telefono, specialmente in situazioni che creano un forte senso di urgenza e paura. Le truffe possono colpire chiunque, ma mantenere la calma e non cadere nella trappola del panico è fondamentale. Mai abbassare la guardia.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400