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CREMONA

Truffa a segno, vittima un'ultranovantenne: guardia alta

Banditi via con i gioielli. Allarme nel quartiere Po. Mercoledì l'anziana agganciata sotto casa

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

18 Ottobre 2024 - 17:18

Truffa sventata da una quasi novantenne

CREMONA - Una truffa sventata da un’anziana quasi 90enne, l’8 ottobre scorso. Un’altra purtroppo andata a segno otto giorni dopo: vittima un’anziana ultranovantenne. Il quartiere è lo stesso: zona Po. Da qui si alza l’allarme.

L’ultimo caso è storia di mercoledì scorso, 16 ottobre. All’ora di pranzo, intorno alle 13, due criminali, uno giovane, uno più grande, entrambi con accento italiano, sotto casa hanno agganciato la preda ultranovantenne. Lei stava aprendo la porta d’ingresso del palazzo, quei due le hanno chiesto se potevano entrare, perché lì abitava un amico. Professionisti, i banditi. Le hanno riempito la testa di parole ed è un attimo mandarti in confusione anche se non sei persona sprovveduta, come non lo è la vittima. Sta di fatto, che lei ha aperto, quei due l’hanno seguita sin davanti alla porta di casa sua e con una scusa, forse il contatore, li ha fatti entrare nel suo appartamento. E una volta dentro, i delinquenti si sono divisi i compiti. Uno ha continuato a frastornarla di parole, distraendola, il complice ha cercato, e trovato, i gioielli. Poi, la fuga con il bottino.

Lo shock, la telefonata al 112, i poliziotti della squadra volante in casa. E, soprattutto, la fragilità che si amplifica, il senso di colpa che ti assale, le notti insonni da allora. Ma i banditi, si sa, sono «bravi nel fregarti». L’anziana presenterà denuncia in questura.

L’odioso furto è accaduto un’ora prima della truffa sventata a Paderno Ponchielli da una signora ultrasettantenne, che non è cascata nella trappola dell’incidente causato da suo figlio con relativa richiesta di denaro per tirarlo fuori dai guai. Lei ha chiamato il figlio e appurata la truffa, i carabinieri. I militari veri mercoledì hanno arrestato il carabiniere finto e con lui il finto avvocato, 25 e 43 anni, campani residenti in provincia di Napoli.

Truffa fotocopia l’avevano già sventata l’ 8 ottobre scorso marito e moglie anziani, residenti in zona Po. Nel pomeriggio hanno ricevuto la telefonata di un finto carabiniere ed è andato in scena il solito copione. «Vostro figlio è in caserma, perché ha causato un grave incidente con gravi conseguenze ad altri. È in arresto».

Per liberarlo, gli anziani genitori dovevano sborsare denaro o oggetti in oro. Del caso si sarebbe occupato il finto avvocato: si sarebbe presentato a casa per riscuotere il contante e i preziosi. «Per fortuna mia madre di quasi 90 anni non si è fatta ingannare - ha spiegato la figlia - e ha chiamato i carabinieri, rispondendo ai delinquenti che avrebbe avvertito le forze dell’ordine. Vorrei che venisse evidenziato l’accaduto per aiutare tanti che potrebbero incorrere in questa squallida truffa, che fa leva sui sentimenti più preziosi , facendo sentire gli anziani più soli e più fragili, e in molti casi il terrore di essere nel mirino di questi delinquenti, provocando in loro problematiche depressive e facendoli vivere nel terrore».
 

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