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PIADENA DRIZZONA

La Pro loco verso la rifondazione

Si apre uno spiraglio per la ripresa delle attività del sodalizio dopo un lungo periodo di stasi. Abbà: "Durante la fiera abbiamo riscontrato interesse". Il 19 novembre l’elezione del direttivo

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

19 Ottobre 2024 - 05:05

La Pro loco verso la rifondazione

L'assemblea al Centro civico. Nel riquadro Abbà e Bonacorsi

PIADENA DRIZZONA - Quello che fino a non troppo tempo fa sembrava un’impresa disperata, potrebbe invece accadere, cioè la rifondazione dell’associazione Pro loco. Al termine dell’assemblea pubblica che si è tenuta al Centro civico giovedì sera, dopo un precedente incontro di una quindicina di giorni fa, infatti, si è deciso che martedì 19 novembre alle 21 si terrà la cosiddetta assemblea costituente, o forse sarebbe meglio dire ‘ricostituente’, alla quale verranno invitati i soci tesserati 2024, che sono già oltre venti, per l’elezione del nuovo consiglio direttivo.

Lo hanno spiegato il presidente uscente, Fabio Abbà, affiancato dal vicepresidente, Maurizio Bonacorsi. Entrambi hanno anticipato che per motivi personali e professionali non entreranno in consiglio, pur dando la loro disponibilità a continuare a lavorare per la Pro loco. Le premesse per ripartire comunque ci sono. Una trentina i presenti, numeri che da tempo non si vedevano.

Abbà ha tirato le somme: «È da maggio 2021 che non abbiamo più un direttivo. Siamo rimasti io, Maurizio ed Edo Rizzi. Abbiamo tenue aperta in questi anni la partita Iva e continuato con le operazioni di routine, pur se ridotti ai minimi termini. Abbiamo fatto di tutto sino a un anno fa per aumentare le forze ma non siamo riusciti a portare persone nuove. Ogni tanto emergeva qualche interessamento che poi non si è però concretizzato e tutta questa situazione alla fine ha stoppato qualunque iniziativa. Quest’anno, però, durante la fiera, abbiamo riscontrato un nuovo interesse e abbiamo deciso di provare a vedere che cosa si poteva fare per evitare la chiusura dell’associazione».

Il presidente si è detto convinto dell’importanza della Pro loco, «che deve essere assolutamente apolitica e autonoma, come è sempre stata la nostra. Non ci siamo mai schierati con nessuno. Chi decide di entrare deve sapere che per il 50 per cento è un impegno, da portare avanti con serietà per quattro anni, e per il 50 per cento è divertimento. Ora si tratta di nominare il nuovo direttivo, che può essere composto da un minimo di 7 a un massimo di 13 componenti, cui vanno aggiunti due referenti del Comune, uno di maggioranza e uno di minoranza, senza diritto di voto, chiamati a vigilare sulla regolarità delle riunioni. All’interno del direttivo, entro 15 giorni dalla elezione del nuovo consiglio, verranno poi nominati il presidente, il vice, il segretario e il tesoriere».

Il primo compito del nuovo consiglio sarà quello di redigere il nuovo statuto e rispettare gli adempimenti legati al registro del terzo settore, strumento indispensabile per poter ricevere sovvenzioni da enti pubblici. Bonacorsi ha detto di «credere molto nella Pro loco, mi ci sono impegnato sin da bambino. A volte può assorbire parecchio tempo». Per questo, è stato l’invito di Abbà, «entrate solo se siete assolutamente certi».

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