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CASALMAGGIORE. IL CASO FIR

«Con il prefetto per tutelare gli operai»

Vertice dei sindacati con i rappresentanti dei dipendenti nel palazzo di Governo. «Giannelli ha dimostrato grande attenzione alla situazione di crisi dell’azienda»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

18 Ottobre 2024 - 16:07

«Con il prefetto per tutelare gli operai»

Giannelli, Bonali e Cagnati

CASALMAGGIORE - Dal prefetto di Cremona Antonio Giannelli arriva l’impegno a seguire la vicenda Nidec Fir e in particolare la situazione dei 53 dipendenti a rischio di perdere il lavoro. Lo hanno riferito i sindacalisti all’uscita dall’incontro avuto a Cremona questa mattina con il rappresentante del Governo negli uffici di Corso Vittorio Emanuele II. Alla riunione hanno partecipato Luca Bonali della Fim Cisl, Marco Cagnati della Fiom Cgil, Patrizia Rancati della segreteria Cisl, Elena Curci, segretario generale della Cgil e le Rsu (Rappresentanti sindacali unitarie) Elena De Salvo e Monica Azzini.

INTERESSE

«Il prefetto – spiega Bonali – ha seguito con grande interesse la illustrazione della vicenda che gli abbiamo fatto e ha spiegato che intende seguire da vicino tutti gli aspetti della questione. Ci ha chiesto di tenerlo aggiornato costantemente. Devo dire che l’impressione che abbiamo ricevuto è positiva». Analogo il commento di Cagnati: «Abbiamo avuto l’impressione che il prefetto sia una persona veramente concreta e che ha voglia di affrontare la problematica con pragmatismo e questo non può che farci piacere». Adesso i prossimi passaggi saranno lunedì, giorno in cui il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha convocato l’azienda, che dovrebbe essere rappresentata in municipio dall’amministratore delegato Salvatore Barra. «Martedì, poi – aggiungono Cagnati e Bonali –, incontreremo noi l’azienda. Il prefetto ci ha detto che attenderà di conoscere l’esito dei prossimi incontri. Se riusciremo a risolvere la questione, bene, diversamente ci ha assicurato che si attiverà lui per convocare un tavolo di trattativa».

I PIANI

La situazione alla Nidec Fir continua a essere delicata, come evidenziato dall’assemblea con i sindacati avvenuta giovedì pomeriggio. I fatti sono noti. L’azienda ha espresso l’intenzione di trasferire oltre 40 dipendenti a Pordenone. Oltre a ciò, c’è l’ulteriore preoccupazione legata alla possibile chiusura del settore Firmeccanica di via Vanoni, che comporterebbe la perdita di ulteriori 13 posti di lavoro. Una situazione particolarmente complicata, perché difficilmente qualcuno accetterà di andare a Pordenone. Pur essendoci aziende che potrebbero riassorbire parte della manodopera, la chiusura della Fir rappresenterebbe una perdita significativa per la produzione locale. I sindacati, ma anche il Comune, puntano a mantenere i posti di lavoro in città. L’obbiettivo è salvaguardare l'occupazione a Casalmaggiore e fare in modo che l'azienda non lasci il territorio, tanto più che il cosiddetto ‘Fabbricone’ è una realtà storica per la città e la perdita di decine di posti di lavoro, molti dei quali occupati da donne e persone prossime alla pensione, sarebbe un colpo durissimo per la comunità.

LA SPERANZA

Una linea con delle proposte concrete, i sindacati l’hanno già elaborata e la presenteranno all’azienda martedì. Le prossime settimane saranno decisive per il destino della ditta e dei suoi dipendenti. La speranza comune è che l’intervento del prefetto, insieme al supporto delle istituzioni locali, possa aiutare a trovare una soluzione che permetta di salvaguardare i posti di lavoro e preservare una realtà produttiva essenziale per l’economia e la comunità di Casalmaggiore.

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