L'ANALISI
14 Ottobre 2024 - 17:13
Lanfranchi, Sambataro, Chizzoli e Schiaffini
CREMONA - Una collaborazione insolita ma virtuosa ha portato Padania Acque e l’Arma dei carabinieri a collaborare per contrastare la piaga delle truffe ai danni degli anziani. I consigli per evitare di cadere vittima di alcuni diffusi raggiri saranno distribuiti a tutti i cittadini insieme alla bolletta dell’acqua, in modo da avere una diffusione a tappeto.
«La nostra campagna di sensibilizzazione è iniziata lo scorso luglio: abbiamo realizzato delle brochure che riassumono in maniera chiara accorgimenti e consigli per evitare le truffe – spiega il colonnello Paolo Sambataro – Abbiamo anche realizzato uno spot nazionale con Lino Banfi che sta avendo ottimi riscontri. Per il momento poi abbiamo contattato le parrocchie, i centri diurni per anziani e altri luoghi di aggregazione perchè ci aiutino a diffondere questi consigli».
In questo contesto si inserisce la collaborazione con Padania Acque, come spiega il presidente Cristian Chizzoli: «Siamo una società pubblica, composta da amministratori locali, e pertanto ci sentiamo un importante ruolo sociale sulle spalle. Uno dei modi di assolvere a questo compito è mettere la nostra capacità di raggiungere in maniera capillare le case dei cremonesi al servizio di campagne come questa. Con i prossimi cicli di bollette raggiungeremo a tappeto le oltre 350, insieme all’Arma possiamo mettere in campo un’iniziativa di prevenzione e rassicurazione sociale».
Un motivo logistico, si potrebbe dire, a cui si affianca un aspetto non meno importante, messo in luce dall’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi: «C’è da dire che siamo anche noi delle vittime, seppur indirette, di queste truffe. Non è raro che, per raggirare gli anziani, i malviventi si spaccino per nostri tecnici che devono intervenire d’urgenza per sanare delle perdite, per effettuare un controllo o altro. Quel che i cittadini devono sapere è che noi di Padania Acque non solo avvisiamo con largo anticipo di qualsiasi intervento nelle abitazioni ma, soprattutto, nessuno dei nostri operatori chiederà mai un pagamento in loco. Le transazioni non avvengono mai in contanti e comunque vengono regolate in un secondo momento tramite gli istituti bancari. Questo è il primo fattore da tenere a mente quando qualcuno, fosse anche con un tesserino identificativo, bussa alla porta».
Ci sono infatti degli schematismi ricorrenti nelle truffe che si consumano in città: da quella del finto tecnico di una compagnia di fornitura a chi si presenta alla porta raccontando di un falso incidente che coinvolge un parente. «Quale che sia la scusa – prosegue Sambataro – l’obiettivo è lo stesso: i truffatori puntano a creare uno stato di agitazione per destabilizzare emotivamente la vittima. Per questo motivo le categorie più colpite sono quelle fragili: oltre agli anziani ci sono i giovani, più coinvolti nei raggiri online». Il pieghevole realizzato dal comando generale che arriverà insieme alle bollette illustra le tipologie di truffa più diffuse e fornisce utili consigli per contrastarle (reperibili anche sul sito dei carabinieri alla pagina ‘Contro le truffe’). La prima raccomandazione resta però quella di contattare il 112 in caso di dubbi. «Noi ci siamo e possiamo aiutare» conclude Sambataro.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris