L'ANALISI
14 Ottobre 2024 - 16:11
CREMA - Se l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, si comprende perché questa mattina nell’area di via Macallé, destinata a ospitare il nuovo distaccamento dei vigili del fuoco, ci fossero così tante autorità, tutte estremamente compiaciute. Dopo vent’anni di attesa, come è stato detto (ma in realtà sono molti di più), si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della caserma. Protagonisti i vigili del fuoco, presenti con il nuovo comandante Michele Castore, tre squadre e altrettanti mezzi. E oltre a loro, la maggior parte dei sindaci del Cremasco, con in testa quello di Crema, Fabio Bergamaschi, e il presidente dell’Area omogenea, Gianni Rossoni.
La Provincia era rappresentata dal consigliere Eugenio Vailati, mentre per la società partecipata Consorzio.It, che ha svolto il ruolo di stazione appaltante, erano presenti la presidente Alessandra Vaiani, il direttore Massimo Zanzi e l’amministratore delegato Bruno Garatti. Oltre ai consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari e all’assessore comunale Cinzia Fontana, che aveva avuto un ruolo importante nell’ottenimento del primo finanziamento. Con loro i rappresentati delle forze dell’ordine e Maria Rosaria Dacunzo per la prefettura.
Tutti hanno definito la giornata come storica, un sogno che si appresta a realizzarsi, che ha visto impegnati il Comune, il comando provinciale dei vigili del fuoco, Consorzio.It e l’Area omogenea cremasca. «Sono passati tanti anni — ha affermato Bergamaschi, aprendo la serie di interventi — ma la caparbietà del territorio ha saputo superare le difficoltà. Le persone fanno la differenza e per questo voglio ringraziare l’ex comandante dei vigili del fuoco Antonio Pugliano, per quanto ha fatto. Oggi raccogliamo i frutti dell’impegno di tante persone. La presenza di tanti sindaci dice tutto sul valore di questo momento emblematico. La nuova caserma non servirà soltanto Crema, che pure ha messo risorse proprie, ma tutto un territorio di oltre 160mila abitanti. Tra due anni, contiamo di poter dare un servizio ancora migliore, soprattutto di poter dare dignità al lavoro dei vigili del fuoco, che oggi sono in una sede vetusta (in via Macello, ndr)».
Al sindaco ha fatto seguito Rossoni: «Se per dare una casa più moderna, decorosa e funzionale ai pompieri c’è voluto tanto tempo, allora vuol dire che questa è una bella giornata. È stato fatto un bel lavoro di squadra e ora tocca all’impresa di cui è titolare Carlo Beltrami realizzare l’opera. I nostri cittadini avranno un miglioramento del servizio. Ringrazio i vigili del fuoco per il loro lavoro, la loro professionalità e tempestività negli interventi».
Vailati ha ricordato come di fianco al nuovo distaccamento sorgerà anche la sede della Protezione civile, «creando in tal modo il Polo della sicurezza». La parola è poi passata al comandante Castore: «È un giorno di auspici positivi. Il distaccamento è strategico nella geografia degli interventi del nostro comando. Il nostro compito è quello di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni. Gli interventi che compiamo sono caratterizzati da urgenza della prestazione e contenuto specialistico delle professionalità impiegate per svolgerlo. Il distaccamento è una struttura periferica, di prossimità col cittadino. Il fatto che verrà collocato accanto alla principale arteria di comunicazione è importante per l’urgenza. A Crema si svolgono più di mille interventi l’anno, in un vasto territorio. Esprimo l’auspicio che l’opera possa essere realizzata nei tempi previsti». Che sono di 21 mesi. A seguire, don Attilio Premoli ha benedetto la prima pietra e il violinista Alberto Simonetti ha suonato l’Ave Maria e l’inno di Mameli.
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