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CITTA' SOLIDALE

Il dormitorio riapre e non chiude più

Disponibili al San Martino i 18 posti letto: sperimentazione per il servizio tutto l’anno

Dario Dolci

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10 Ottobre 2024 - 05:30

Il dormitorio riapre

Fabio Bergamaschi, Anastasie Musumary, Claudio Dagheti, Teresa Caso

CREMA - Da ieri sera, il rifugio San Martino ha riaperto le porte, dopo la pausa estiva e ora potrebbe non chiudere più. L’operatività è stata garantita con una ventina di giorni di anticipo rispetto al solito, grazie a un’intesa tra il Comune e la Caritas diocesana, che lo gestisce. La ripresa del servizio è stata annunciata in una conferenza stampa dal sindaco Fabio Bergamaschi, dall’assessore al Welfare Anastasie Musumary, dalla presidente della commissione Politiche sociali Teresa Caso e da Claudio Dagheti, direttore dalla Caritas. Quest’ultimo ha ringraziato i sei operatori e i 15 volontari dello staff del dormitorio. «Questa iniziativa, che mira a rafforzare le misure di sostegno per chi è in condizioni di fragilità — ha affermato il sindaco — si inserisce in un piano più ampio di politiche rivolte a contrastare l’emarginazione sociale e a promuovere l’inclusione delle persone vulnerabili».

NUOVI SERVIZI PER LA CURA E L’IGIENE PERSONALE

L’anticipo dell’apertura del rifugio con 18 posti letto è stata preceduta, a inizio settembre, da altre iniziative: «Il progetto di sperimentazione — ha spiegato l’assessore — ha visto l’estensione del servizio per la cura e l’igiene personale, passato da due a cinque giorni a settimana. Grazie alla collaborazione con la cooperativa Bessimo, è possibile intercettare le persone in difficoltà, offrendo loro servizi essenziali e creando legami stabili con la rete di sostegno locale. Ora, con l’apertura anticipata del rifugio, il Comune fa un ulteriore passo avanti. L’intenzione è di rendere accessibile per tutto l’anno l’accoglienza notturna, in passato riservata solo ai mesi invernali».

SPERIMENTAZIONE PER L’APERTURA ANNUALE DEL RIFUGIO

La sperimentazione servirà a valutare l’effettivo utilizzo del dormitorio anche nei mesi estivi, al fine di comprendere se l’estensione annuale possa diventare una soluzione strutturale. A livello economico, il progetto prevede che la Caritas continui a coprire i costi per i mesi freddi, mentre il Comune finanzierà l’apertura durante i mesi estivi. L’intervento presentato ieri si inserisce in un quadro di politiche sociali più ampio, che l’amministrazione sta portando avanti.

FINANZIAMENTO ANNUALE PER IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA

«Con un finanziamento di 188mila euro l’anno — ha precisato Musumary — Crema può garantire un sistema di accoglienza capillare che includa diverse categorie di soggetti in difficoltà, tra cui senza fissa dimora, persone con dipendenze, richiedenti asilo e minori non accompagnati. Tra gli interventi chiave rientrano l’offerta di due appartamenti per emergenze abitative, il sostegno per 13 persone accolte nella Casa della carità e la gestione di un centro diurno, un luogo di socializzazione e sostegno per i più fragili. Servizi come la mensa, aperta quotidianamente e il centro per la cura e l’igiene personale sono fondamentali per ‘agganciare’ chi è in difficoltà e inserirle in percorsi di autonomia. Il rifugio è uno dei principali pilastri di questo sistema».

HOUSING FIRST: NOVE ALLOGGI RIQUALIFICATI

Accanto a queste misure, il Comune ha avviato il progetto Pnrr Housing First, da realizzare alla ex Misericordia, grazie al quale saranno riqualificati nove alloggi, destinati ad accogliere persone in condizioni di povertà, con l’obiettivo di garantire il diritto alla casa e promuovere l’autonomia dei soggetti più fragili.

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