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CREMA: FOCUS SUI SERVIZI

La cittadella dell’assistenza in arrivo all’ex Misericordia

Al via i lavori per ricavare il nuovo dormitorio Caritas, ambulatori e alloggi temporanei nell’edificio della Fondazione Benefattori Cremaschi

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

07 Ottobre 2024 - 05:05

La cittadella dell’assistenza in arrivo all’ex Misericordia

Una veduta del complesso della ex Misericordia. A fianco il presidente di Fbc Gianni Risari

CREMA - «A giorni inizieranno i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico dell’edificio della ex Misericordia, che in seguito ospiterà il dormitorio gestito dalla Caritas, oltre ad ambulatori e ad altri servizi». A dare l’annuncio è Gianni Risari, presidente della Fondazione benefattori cremaschi, proprietaria dell’immobile di via Kennedy e che gestisce la prospiciente struttura per anziani. «È in dirittura di arrivo la parte preliminare e in settimana ci sarà l’ultima verifica tra le parti interessate, che sono la Fondazione, il Comune e la Caritas, per definire i ruoli di ciascuno». Il nuovo dormitorio per i senzatetto verrà ricavato nell’ala nord dell’ex Misericordia, quella che dà verso via Patrini, che avrà un ingresso indipendente rispetto al resto dell’ampio complesso.

«Avrà la disponibilità di 18 posti letto — spiega lo stesso Risari — più tre appartamenti relativi al progetto Housing First, per un collocamento temporaneo in vista di un progetto autonomo. Ci sarà anche uno spazio per l’attività diurna, sempre gestito dalla Caritas». I fondi per il funzionamento non mancano, come spiega il presidente: «Grazie al fatto che la ristrutturazione dell’edificio verrà realizzata con il Superbonus edilizio 110%, potremo risparmiare circa mezzo milione di euro che il Comune ha ottenuto dai fondi del Pnrr sul sociale e sarà utilizzato per la gestione della struttura e per sostenere le altre spese, insieme alla quota della Caritas».

Oltre al dormitorio, che si trasferirà dall’attuale sede di via Civerchi, l’ex Misericordia è destinata a ospitare molto altro. «Un’idea di massima c’era già — afferma Risari —: era stata proposta dal precedente consiglio di amministrazione della Fondazione. Naturalmente non faremo tabula rasa, ma stiamo lavorando per mettere a punto un progetto complessivo, che tenga contro dell’utilizzo di tutti gli spazi disponibili, che sono parecchi». Il presidente accenna a cosa potrebbe essere ospitato: «Siamo lavorando per stilare un progetto complessivo; il tempo non ci manca, ma siamo già impegnati a realizzarlo. Posso anticipare che sarà un luogo di servizi per l’utenza interna della Fondazione e per quella esterna, con ambulatori e altre realtà di tipo sanitario o socioassistenziale».

All’ex Misericordia, lo scorso anno è stata ristrutturata la facciata, che aveva parti scrostate con potenziali distacchi pericolosi. Le finalità che erano state dichiarate per il recupero dell’immobile erano state accogliere e proteggere le fragilità, i malati di Alzheimer, ma anche bambini e adolescenti allontanati con decreto del giudice dalle famiglie, per varie ragioni. Il recupero era stato candidato nel 2020 ai bandi emblematici di Fondazione Cariplo, ma non finanziato. A quel punto, l’ente aveva deciso di procedere in autonomia, fino ad attingere al Superbonus.

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