L'ANALISI
08 Ottobre 2024 - 19:32
PANDINO - La scuola elementare si è dotata di un’area benessere per gli alunni, una stanza multisensoriale, che ricalca quelle presenti in molti centri di riabilitazione e ospedali, soprattutto nel Nord Europa. E utilizzate per il recupero dei pazienti e per migliorare il loro stato psicofisico generale.
Da qualche giorno anche la primaria di via Borgo Roldi ospita un ambiente simile, inaugurato dagli alunni delle quarte, insieme alle maestre. Per ora si tratta di un unicum nel panorama cremasco. La stanza multisensoriale utilizza il metodo Snoezelen.
«Si tratta di una novità che sta iniziando a diffondersi anche nel nostro Paese — chiariscono le insegnanti — seguendo l’esempio di scuole del Nord Europa. Possiamo sfruttarla per migliorare il benessere e le percezioni di tutti gli alunni, lavorando sui cinque sensi».
Tantissime le opzioni, alcune già installate altre che si potranno aggiungere in seguito. Un angolo soffice con cuscini, poi odori e profumi con saponi ed erbe aromatiche, l’uso di proiettori e lampade speciali. Senza dimenticare la possibilità di impegnare strumenti musicali, altoparlanti e cuffie. E ancora gli oggetti tattili, come fili di lana e perché no anche dei giocattoli.
I materiali progettati per sollecitare dei cinque sensi sono stati acquistati grazie al premio, del valore di 2.000 euro, assegnato all’istituto comprensivo guidato dal preside Giovanni Roglio, per la partecipazione di alcune classi al concorso ‘Federchimica sezione plastica’, relativo all’anno scolastico 2022-2023.
Come accennato, le maestre utilizzano il metodo Snoezelen, un neologismo derivante dalla contrazione tra due vocaboli olandesi: annusare, curiosare e sonnecchiare. Il concetto è dunque quello del rilassarsi utilizzando i sensi. L’approccio trova le sue radici negli anni ‘70 in Olanda grazie a due psicologici Jan Hulsegge e Ad Verheulen, che per primi realizzarono una stanza multisensoriale cercando un nuovo canale comunicativo ma anche espressivo.
Inizialmente questa innovazione venne utilizzata principalmente per aiutare bambini con più disabilità e deficit di apprendimento, oppure adulti con forte stress di tipo lavorativo o post traumatico, individui con dolore cronico o acuto e pazienti anziani con malattie neurodegenerative.
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