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CINGIA DE' BOTTI

Inclusività: ecco la giostra di Osvy

In paese l’inaugurazione e la presentazione del libro su Osvaldo Marcotti

La Provincia Redazione

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08 Ottobre 2024 - 18:50

Inclusività: ecco la giostra di Osvy

CINGIA DE’ BOTTI - Un momento di profonda riflessione ma anche di gioia condivisa, ha unito la comunità locale durante l’inaugurazione della giostra inclusiva dedicata alla memoria di Osvaldo Marcotti, ingegnere 40enne scomparso nel 2019 a causa di complicazioni legate alla sua condizione di salute.

Osvaldo era affetto da atrofia muscolare e viveva ogni giorno con l’ausilio della sedia a rotelle ma ciò non lo ha mai fermato. La sua forza d’animo era straordinaria: nonostante le sfide che la vita gli aveva posto, ha portato avanti il suo percorso scolastico con determinazione, diplomandosi al liceo scientifico Aselli per poi laurearsi in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Più della sua intelligenza, ciò che lo rendeva unico era il suo spirito gentile e la sua innata capacità di stringere legami profondi con chiunque lo incontrasse. Sempre circondato da amici, Osvaldo era una presenza luminosa nella vita di molti.

Dopo la sua scomparsa, gli amici e la famiglia non vollero lasciare che il suo ricordo si spegnesse. Nacque così l’associazione benefica Amo - Associazione Marcotti Osvaldo - un progetto di cuore che porta avanti i valori di solidarietà, assistenza e inclusione. L’associazione che opera principalmente nei settori dell’assistenza sociale e sanitaria, si impegna a sensibilizzare la comunità sulle condizioni che portano alla disabilità e a promuovere un mondo più accessibile per tutti. Tra le numerose iniziative, ‘Amo’ ha donato giochi inclusivi a diversi comuni, tra cui Cingia de’ Botti, rendendo tangibile il sogno di Osvaldo di un mondo più equo.

«Ringrazio l’amministrazione comunale precedente per le opere eseguite e soprattutto l’associazione ‘Amo’ che ha donato questo gioco inclusivo. Un grazie di cuore va anche alla famiglia Marcotti» ha dichiarato il sindaco Nicolò Garavelli, durante l’incontro.

A seguire, ha preso la parola Stella Maia, presidente dell’associazione, che ha condiviso un ricordo toccante: «Osvaldo non smetterà mai di mancarci, ma proprio questa mancanza lo fa essere sempre più presente. Lo immagino seduto su uno di questi giochi inclusivi, sorridente come sempre, mentre ci parla, ci racconta le sue storie e ci prende in giro. Ringrazio l’amministrazione precedente per averci aiutato a realizzare un gioco per tutti, perché nel momento in cui facciamo star bene una persona fragile, facciamo star bene l’intera comunità. E un grandissimo ringraziamento va anche all’attuale amministrazione, per averci dato la possibilità di inaugurare questa giostra e consegnarla a tutti voi».

L’evento non si è concluso con l’inaugurazione della giostra: subito dopo, in via Giuseppina, è stato presentato il libro Amico Osvy di Andrea Sozzi, una testimonianza profonda dell’impatto che Osvaldo ha avuto su chi lo ha conosciuto. La presentazione, moderata da Beatrice Ponzoni, ex compagna di liceo di Osvaldo, è stata un altro momento di condivisione e commozione. «Come potete vedere dalla copertina — ha affermato Ponzoni durante l’incontro — non è un libro triste: c’è un ragazzo sorridente, felice, circondato dai suoi amici, anch’essi sorridenti, mentre abbracciano la sua carrozzina. È un’immagine molto forte, che merita di essere diffusa in tutto il mondo».

L’iniziativa, unita alla presentazione del libro, ha sottolineato quanto il ricordo di Osvaldo sia ancora vivo e presente, non solo nelle parole di chi lo ha conosciuto, ma anche nelle opere concrete che continuano a ispirare una comunità più inclusiva e consapevole.

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