L'ANALISI
ROMANENGO
04 Ottobre 2024 - 14:59
Gli arnesi da scasso sequestrati
ROMANENGO - Tentativo di truffa sventato dai carabinieri. A Romanengo, una frode orchestrata da finti tecnici dell’energia elettrica è stata impedita grazie all’intervento dei carabinieri locali. I militari della Stazione di Romanengo hanno bloccato due sospetti, ritenuti responsabili di furto pluriaggravato in abitazione e arrestati in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. Al contempo, un terzo complice è riuscito a fuggire.
Nel pomeriggio di martedì, primo ottobre 2024, intorno alle ore 14, i carabinieri di Camisano sono stati chiamati presso l'abitazione di un'anziana signora di Romanengo, vittima di furto. La donna aveva aperto la porta di casa a due individui che si erano presentati come tecnici del servizio elettrico, con il pretesto di controllare il contatore. I malfattori, una volta all'interno, hanno distratto l'anziana e, mentre uno dei due la intratteneva, l'altro ha tagliato la cassaforte con un flessibile, sottraendo gioielli per un valore di diverse migliaia di euro. La vittima ha fornito una dettagliata descrizione di uno dei ladri, permettendo di avviare rapidamente le ricerche.
Poco dopo, una pattuglia ha avvistato un'automobile sospetta in via Ferrè a Offanengo, occupata da tre uomini. Alla richiesta dei carabinieri di fermarsi, il conducente ha tentato la fuga a tutta velocità, provocando un pericoloso inseguimento tra le strade del centro abitato, mettendo a rischio alcuni pedoni. Rinforzi sono stati chiamati in soccorso e, infine, il veicolo si è trovato costretto a fermarsi in una strada senza uscita. Mentre uno dei tre uomini è riuscito a dileguarsi nei campi circostanti, gli altri due sono stati catturati.
La perquisizione del veicolo ha rivelato vari attrezzi da scasso, tra cui un flessibile con segni di recente utilizzo, ma della refurtiva non vi era traccia. Accompagnati alla caserma di Romanengo, i sospetti sono stati riconosciuti dalla vittima come i responsabili del furto. L’automobile usata per la fuga è risultata intestata a un'anziana residente in un'altra provincia, estranea ai fatti. I due uomini arrestati, uno di 33 anni e l'altro di 25, privi di fissa dimora e con precedenti, sono stati dapprima fermati come indiziati di delitto per il furto pluriaggravato, poi formalmente arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati trasferiti al carcere di Cremona e, questa mattina, il fermo e l’arresto sono stati convalidati, con l’imposizione degli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico.
I carabinieri ricordano alla cittadinanza di prestare attenzione e diffidare di sedicenti tecnici che si presentano senza preavviso. È fondamentale:
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