L'ANALISI
03 Ottobre 2024 - 05:30
SESTO - Sono provvisori i tre dossi che il Comune qualche mese fa ha installato in via Manzoni a Sesto e nelle vie Cremona e Castelverde a Casanova. Fanno parte di un progetto di sperimentazione sulla sicurezza che durerà alcuni mesi. Poi potrebbero anche essere sostituiti dai cosiddetti ‘attraversamenti pedonali rialzati’, ovvero quei rialzi della carreggiata in asfalto come quello che esiste già a Casanova nei pressi dell’asilo.
Lo ha chiarito il sindaco Carlo Vezzini in consiglio comunale rispondendo all’interrogazione presentata a fine luglio dalla capogruppo di opposizione Francesca Maria Viccardi, che aveva sollevato dubbi sulla legittimità dei tre dissuasori. Codice della strada alla mano, aveva ricordato che «i dossi artificiali possono essere installati solo su strade residenziali, in parchi pubblici, privati e residence e che sono vietati sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli che garantiscono soccorso o pronto intervento».
Secondo il portabandiera della lista ‘Per Sesto Domani’ le tre vie sulle quali sono spuntati non si possono definire come residenziali e sono proprio itinerari preferenziali per il passaggio di veicoli di soccorso. Quindi, ha ricordato nella nota, in caso di collocazione inappropriata, l’ente proprietario delle strade è responsabile civilmente e penalmente. «Abbiamo installato i dossi per rispondere ad un preciso bisogno di sicurezza e alle lamentele dei residenti contro l’alta velocitàitinerari preferenziali, non c’è una sorta di almanacco con nome e cognome delle vie principali utilizzate per pronto intervento e soccorso. Prima di procedere alla costruzione definitiva di ulteriori attraversamenti pedonali rialzati, si è deciso di posizionare i dossi rallentatori per verificare i benefici che possono portare ad un reale rallentamento della velocitàprogetto globale che localizzi in modo definitivo gli attraversamenti pedonali rialzati e con questa metodica gli attuali dossi artificiali potranno essere ricollocati sempre in via sperimentale in altri punti che rappresentano criticità». «Faccio anche un inciso – ha proseguito il sindaco – il responsabile civile e penale è chi ha firmato l’ordinanza, cioè il sottoscritto, non l’ente e quindi mi accollo io il rischio di questa operazione».
«La risposta per noi è del tutto insoddisfacente – ha replicato Viccardi - pur di non ammettere che i dossi non sono consentiti dal codice della strada, perché non lo sono, tira fuori il periodo di sperimentazione, ma se legge l’ordinanza che lei ha firmato e dalla quale derivano le conseguenza civili e penali in capo alla sua persona c’è scritto che ha carattere permanente, quindi c’è una discrasia forte tra quello che lei dice oggi e quello che c’è scritto. Forse la sua è stata un po’ una retromarcia stimolata da questa interrogazione. È ovvio che gli automobilisti devono rallentare se non vogliono riportare danni agli automezzi e a se stessi come è ovvio che anche in caso di sperimentazione questa deve essere eseguita rispettando le norme».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris