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CASALMAGGIORE. IL CASO

Sul nuovo ponte solo silenzi e incertezze

Bongiovanni: «Nessuna risposta dal vertice, situazione quasi surreale con gli altri enti coinvolti». Il piano di fattibilità non è stato consegnato e le preoccupazioni iniziano a salire

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

29 Settembre 2024 - 05:10

Sul nuovo ponte solo silenzi e incertezze

Il ponte sul Po a Casalmaggiore e nel riquadro il sindaco Bongiovanni

CASALMAGGIORE - Sulla data di consegna relativa allo studio di fattibilità del nuovo ponte sul Po ancora non ci sono certezze e «le preoccupazioni iniziano a salire», come ha detto giovedì sera il sindaco Filippo Bongiovanni in consiglio comunale, rispondendo a una interpellanza della consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli. La Provincia di Parma ritiene comunque che entro la fine di quest’anno si possa arrivare al dunque. L’esponente del ‘Movimento Vivace e Sostenibile’ ha ricordato che la consegna del progetto era prevista per il 31 maggio 2024, ma tale scadenza non è stata rispettata, e ha chiesto di sapere se è stata confermata la consegna del progetto all'inizio dell’autunno, sottolineando l'importanza di consegnare il progetto ad Anas entro il 2024 per rispettare i programmi di finanziamento.

Bongiovanni ha spiegato che giovedì è stato fatto il punto: «Quella di stamattina (giovedì, ndr) online con la provincia di Parma, Anas sede di Roma, Provincia di Cremona, i sindaci di Casalmaggiore e Colorno e cinque membri del comitato TrenoPonteTangenziale, è stata una riunione ai limiti del surreale. La prima cosa che abbiamo chiesto è stata a che a punto è il progetto e se c'è una data di consegna. Non hanno detto alcuna data di consegna. Le giustificazioni fornite riguardano la complessità del progetto e i pareri preventivi da richiedere ad altri enti. A luglio avevano detto che dovevano ancora fare dei sondaggi in alveo, dovendo attendere che il Po raggiungesse una certa quota. Questi sondaggi non li hanno ancora fatti, però hanno detto che hanno incontrato più volte sia Aipo che l'autorità di bacino che altri enti per elaborare man mano delle modifiche al progetto».

Serve, infatti, un parere preventivo su alcune ipotesi relative al lato Casalmaggiore, «visto che secondo gli ultimi studi dovranno rivedere la rotonda che porta sul ponte, con la viabilità collegata».

Il sindaco, rispetto all’ipotesi di Piccinelli di cedere la gestione del ponte ad Anas per accelerare l’iter, ha fatto notare che «il ponte è già di Anas, ma per il progetto di fattibilità i fondi erano già stati assegnati alla Provincia di Parma che ha già assegnato l’appalto, in fase avanzata». Cambiando le cose «perderemmo ancora più tempo». Entro la fine di ottobre ci sarà un aggiornamento della situazione, in un incontro che verrà fissato dal nuovo presidente della Provincia di Parma, «ma se a luglio non ero molto preoccupato, adesso le preoccupazioni iniziano a salire».

Nota positiva: se è vero che è emerso che «ci sono alcuni passaggi oltre i limiti di peso» sul ponte, «tutti i dati elaborati dall'università di Parma hanno dato un esito molto favorevole sulla struttura attuale, che non risulta avere, rispetto agli ultimi sei anni danneggiamenti o problematiche e sta reggendo molto bene. Dovrà essere fatta però la manutenzione ad alcuni sensori».

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