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SORESINA

«Noi mobilitati per la gente di Faenza»

Giovane coppia ha coinvolto commercianti e privati: grande risposta. Domani consegna degli aiuti

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

27 Settembre 2024 - 05:25

«Noi mobilitati per la gente di Faenza»

Nel riquadro Massimiliano Biscaro e Alice Prestipino

SORESINA - Dalla città sotto alla Tettoia a Faenza a colpi di cuore e coraggio. Una storia di umanità e solidarietà che ha coinvolto una comunità intera nel momento più difficile.

«Sedici mesi fa io e il mio compagno Massimiliano Biscaro siamo stati contattati da amici di Faenza che hanno chiesto il nostro aiuto in seguito alla prima alluvione – racconta Alice Prestipino –. Alcuni cittadini e alcuni commercianti hanno ascoltato la nostra richiesta di aiuto e hanno donato beni da portare in Emilia-Romagna. Abbiamo caricato la nostra macchina e il nostro carrello appendice e siamo partiti personalmente a consegnare quanto raccolto. I segni del fango erano visibili sui muri e l’odore di terra e acqua nell’aria era nauseabondo. Arrivati al Borgo Durbecco di Faenza, siamo stati subito accolti con abbracci e pranzo offerto da parte di tutti i rionali. È nata un’amicizia».

E oggi: «Dopo 16 mesi, si ritrovano nuovamente nel disastro. Io e Massimiliano decidiamo quindi di chiedere nuovamente aiuto a chi in precedenza ci aveva dato sostegno. Quest’anno, abbiamo avuto un maggiore riscontro e una maggiore partecipazione; è doveroso quindi ringraziare le nostre famiglie, amici di Casalmorano, Fattorie Novella Sentieri, Baia del Sol, Unica bomboniere, Simp spa, Ferramenta Fasoli, la Pro loco di Soresina, la Croce Rossa di Pizzighettone, Cartoleria l’Acquerello, Boutique Solzi, Chiozzi Claudio e fratelli, Rione Madonnina di Soresina, Don Alberto e il centro per l’ascolto e tutti gli amici soresinesi che hanno contribuito a questa raccolta consegnando presso la nostra abitazione quanto più possibile».

La missione alle porte: «Siamo diretti a Faenza e Traversara, dove addirittura le case sono state spazzate via dall’acqua e come la definiscono i residenti è una vera apocalisse – annuncia Prestipino –. Per questo motivo, partiremo sabato mattina per poter portare loro il nostro abbraccio».

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