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LA NUOVA STRATEGIA ANTI SMOG

Fermi 5.425 mezzi a motore: uno su cinque è ‘fuorilegge’

Le limitazioni scatteranno dopo due giorni consecutivi con le polveri sottili sopra la soglia dei 50 microgrammi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

24 Settembre 2024 - 05:10

Fermi 5.425 mezzi a motore: uno su cinque è ‘fuorilegge’

CREMA - I più numerosi sono i diesel di vecchia generazione, ovvero con motori Euro 2, 3 e 4 (in quest’ultimo caso anche quelle con filtro anti particolato). Sono 2.359, a cui vanno aggiunte altre 1.425 vetture con motori Euro 0 e 1, di qualsiasi tipo di alimentazione. In totale 3.784 veicoli di proprietà di residenti di Crema che non si potranno utilizzare in città ogni volta che il Comune emanerà le ordinanze di blocco del traffico per i mezzi a motore più inquinanti. I dati sono quelli ufficiali, forniti dall’area statistica Aci, aggiornati a fine 2023: nel complesso il parco mezzi a motore circolante a Crema, non solo auto, ma anche motorini, moto e altri veicoli, è superiore a 28mila unità. Anche moto e scooter di classe Euro 0 e Euro 1 dovranno essere lasciati in garage: ammontano ad un totale di 1.641 unità.

Tirando le somme, saranno fermati 5.425 mezzi a motore su 28mila, poco più di uno su cinque. Quale sarà l’impatto locale sulla qualità dell’aria andrà verificato di volta in volta, tramite i dati della centralina dell’Arpa, che si trova all’interno del parco Don Vincenzo De Maestri di via XI Febbraio a San Bernardino. Pare possibile che, nei giorni in cui saranno in vigore le limitazioni, possano esserci una diminuzione del traffico e più posti auto liberi, sia nei parcheggi a pagamento, sia in quelli a strisce bianche. Per la prima volta quest’anno Crema aderisce volontariamente alle misure temporanee regionali di blocco del traffico.

sasa

Il Comune infatti non rientra nella fascia di città e territorio lombardo dove queste sono obbligatorie. Per questo motivo in passato le stesse non erano mai state applicate. Sia il sindaco Fabio Bergamaschi, sia l’assessore all’Ambiente e Mobilità Franco Bordo hanno evidenziato le motivazioni di questa scelta. Garantire la salute pubblica, che poi significa contribuire, per quanto può fare Crema, alla salvaguardia della qualità dell’aria. Il fermo dei veicoli più inquinanti potrà scattare dal primo ottobre sino al 31 marzo 2025.

Entrerà in vigore dopo soli due giorni consecutivi in cui le polveri sottili faranno registrare valori medi nell’arco delle 24 ore sopra i 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Il sistema per attivare il blocco, che sarà comunicato di volta in volta tramite i canali ufficiali dell’ente e i cartelli stradali, prevede che ogni lunedì e giovedì l’ufficio Ambiente verifichi i dati sulle polveri sottili. Se nei due giorni precedenti ci sarà stato un doppio sforamento, scatterà lo stop a partire dal giorno successivo. Lo stesso sarà in vigore dalle 7,30 alle 19,30, sino a quando non interverrà un secondo provvedimento del Comune che disporrà la revoca delle misure. Ovviamente ciò accadrà dopo che si sarà verificata una giornata in cui le Pm10 scenderanno sotto la soglia di attenzione. Tra le altre limitazioni comprese tra le misure temporanee, il divieto totale di combustione all’aperto, di accendere camini e di utilizzare dei generatori a biomassa per classi emissive inferiori a quattro e cinque stelle, in base al livello di attivazione.

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