L'ANALISI
18 Settembre 2024 - 05:25
CREMA - Dal primo ottobre, coloro che hanno un’auto o un altro veicolo a motore Euro 0 o 1 (quale che sia il sistema di alimentazione) oppure Euro 2, 3 e 4 diesel, dovranno tenerlo in garage, quando l’inquinamento atmosferico si farà sentire. Questa la principale conseguenza dell’adesione volontaria del Comune alle misure temporanee regionali di blocco del traffico. Da anni entrano in vigore in automatico, tra il primo ottobre e il 31 di marzo, in una larga fetta del territorio lombardo, ma non a Crema.
DECISIONE STORICA
Ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative della Settimana della mobilità, il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessore all’Ambiente Franco Bordo, con il presidente della Federazione ambiente e bicicletta Davide Severgnini, hanno ufficializzato la decisione di portata storica. Crema non rientra nelle città lombarde che obbligatoriamente devono adottare questi provvedimenti. E per la prima volta ha deciso di farli propri. La ragione è innanzitutto la salute dei cittadini ovvero la lotta allo smog, in particolare alle polveri sottili Pm10.
«Nessuno si illude che come per magia lo smog sparirà da Crema — hanno chiarito il sindaco e gli altri intervenuti — ma gli scarichi dei veicoli a motore contribuiscono per circa il 25% alle emissioni inquinanti, per questo è stata adottata una scelta che ha un chiaro indirizzo politico».
PERCORSI GARANTITI
Per garantire comunque a tutti, compresi coloro che vengono da fuori, l’accesso ai principali servizi della città, ad esempio l’ospedale o la stazione ferroviaria, il Comune ha previsto dei corridoi di percorrenza. Anche in caso di stop, lì sarà possibile utilizzare auto e altri veicoli che rientrano nelle categorie vietate. Si tratta delle strade della circonvallazione cittadina, quelle che portano ai grandi parcheggi di largo Ugo Dossena, della Buca, del centro natatorio Bellini, del cinema Portanova e altri ancora, poi delle principali arterie di accesso per chi arriva da fuori e di alcune vie di collegamento.
SCATTA IL BLOCCO DOPO DUE GIORNI DI SUPERAMENTO DEI LIMITI
Il blocco della circolazione dei veicoli più inquinanti scatterà dopo soli due giorni consecutivi in cui le polveri sottili raggiungeranno valori medi nell’arco delle 24 ore superiori ai 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Faranno fede i dati registrati dalla centralina di rilevamento dell’Arpa, che si trova nel parco don Vincenzo De Maestri a San Bernardino. Le limitazioni si applicheranno nella fascia diurna, dalle 7.30 alle 19.30. Dovranno restare fermi anche i veicoli Euro 4 diesel dotati di filtro anti particolato, indipendentemente dai valori di emissione. In città, secondo gli ultimi dati sulle immatricolazioni risalenti al 2022, ci sono 635 veicoli a motore ogni mille abitanti. Calcolando 35mila residenti significano all’incirca 22.225, in aumento rispetto al rilevamento del 2019, quando erano 619 ogni mille, ovvero 21.665. A questi vanno aggiunti quelli che entrano in Crema dal territorio. Non ci sono invece dati su quanti siano quelli che rientrano nella categoria dei veicoli che saranno oggetto del blocco temporaneo.
Il sistema per attivare il blocco, che sarà comunicato di volta in volta tramite i canali ufficiali dell’ente e i cartelli stradali, prevede che ogni lunedì e giovedì l’ufficio ambiente verifichi i dati sulle polveri sottili. Se nei due giorni precedenti ci sarà stato un doppio sforamento, scatterà lo stop a partire dal giorno successivo.
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