L'ANALISI
22 Settembre 2024 - 16:57
CREMA - Per domani è previsto il nuovo punto della situazione da parte della Città metropolitana, i cui tecnici dovranno valutare lo stato del sottopasso, parzialmente svuotato dall’acqua negli ultimi giorni, dopo la chiusura risalente a 20 giorni fa. A causarla proprio per l’allagamento a seguito di un nubifragio e dall’innalzamento della falda. La vicenda del tunnel della Paullese di Vigliano-Pantigliate vivrà insomma l’ennesimo capitolo, mentre i pendolari, bloccati ogni giorno in coda, chiedono di fare in fretta.
LA RABBIA DEI PENDOLARI
La pazienza è esaurita da tempo e i livelli di esasperazione crescono ogni giorno di più. Avviata anche una raccolta di firme per chiedere al sindaco metropolitano, Giuseppe Sala, di intervenire in prima persona per sbloccare la situazione. E anche i sindaci del Cremasco, del Lodigiano e del Sud est milanese si sono già fatti sentire, sollecitando la stessa Città metropolitana. A condurre un sopralluogo nella doppia galleria, anche il primo cittadino di Pantigliate Lorenzo Miglioli, accompagnato dal vicesindaco Massimo Garotta. Nel fine settimana hanno parlato con i tecnici. «Lo svuotamento della galleria è stato avviato — comunica il sindaco stesso — l’operazione permetterà di smontare le pompe danneggiate e portarle in riparazione già da lunedì mattina (domani, ndr). Ci aspettiamo che la Città metropolitana formalizzi il cronoprogramma dei lavori e i tempi di riapertura del sottopasso. Come abbiamo fatto fino ad ora — la sottolineatura — continueremo ad avere costanti contatti con l’ente, per aggiornare tutti i cittadini e i pendolari sugli interventi e sulle tempistiche per la riapertura».
RISCHIO RITORNO DELLA PIOGGIA: PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO DEL TUNNEL
L’ordinanza di chiusura, promulgata dalla Città metropolitana, dovrebbe essere prorogata, domani, ancora per alcuni giorni. Non ci sono tempi certi e già in queste ore dovrebbe tornare la pioggia, situazione non certo favorevole per il rischio che, con le pompe ferme e la falda che rimane alta, il tunnel torni a riempirsi d’acqua, vanificando i progressi, peraltro non decisivi, ottenuti negli ultimi giorni della scorsa settimana.
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