L'ANALISI
21 Settembre 2024 - 05:15
CASALMAGGIORE - Case per ridare una speranza. Con la recente approvazione del regolamento di funzionamento, sta entrando nel vivo il progetto ‘In rete per l’autonomia. Appunti per un progetto di libertà a favore delle donne vittime di violenza’, approvato dal Comune a sostegno delle donne vittime di violenza, volto a offrire loro un’opportunità concreta per ricostruire la propria autonomia abitativa e lavorativa.
Prevede l’assegnazione di quattro mini-alloggi destinati a donne che hanno intrapreso con successo un percorso di fuoriuscita dalla violenza. La ristrutturazione degli appartamenti, già conclusa, ha un costo di 51.737,39 euro ed è stata finanziata mediante un contributo di 37.620,40 euro concesso dal Gal Terre del Po, mentre la restante parte da fondi comunali. I costi di gestione per gli arredi, l’organizzazione degli spazi comuni e la figura di un educatore che dovrà supportare le donne nel loro percorso verso l’autonomia sono sostenuti dal contributo della Fondazione Marcegaglia con 29.500 euro.
«La finalità del progetto – commenta il sindaco Filippo Bongiovanni – è creare un luogo in grado di accogliere la donna in un contesto abitativo idoneo, in cui integrare servizi, misure, interventi per sviluppare le autonomie personali e ristabilire un equilibrio a fronte della rielaborazione dell’esperienza di violenza vissuta. Rappresenta un’occasione concreta di libertà e autonomia per chi ha vissuto situazioni di violenza, offrendo alle vittime una nuova possibilità di vita dignitosa. Ringraziamo Fondazione Marcegaglia per l'importante donazione e il Gal terre del Po grazie al quale siamo riusciti a ristrutturare gli alloggi».
Nello specifico, due alloggi saranno riservati alle donne residenti nel Comune, mentre due ulteriori alloggi saranno a disposizione di donne residenti in uno dei 17 Comuni dell’area casalasca. Gli appartamenti rappresentano un passo fondamentale per garantire un contesto abitativo sicuro e adeguato, all’interno del quale le donne potranno proseguire il proprio percorso di reinserimento sociale e lavorativo.
Il progetto è frutto della collaborazione tra il Comune di Casalmaggiore, il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali (Concass), l'Associazione Onlus M.I.A. - Movimento Ascolto, centro antiviolenza, e la Fondazione Marcegaglia Onlus.
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