L'ANALISI
19 Settembre 2024 - 20:33
Nel riquadro Marina Della Giovanna
CREMONA - La giunta si mobilita per porre rimedio alle criticità della sicurezza riguardanti alcune aree del centro cittadino. A prendere parola congiuntamente sono stati l’assessore alla Sicurezza, Santo Canale, e l’assessore alle Politiche sociali, Marina Della Giovanna, promotori di un piano complessivo per la riqualificazione delle aree ritenute più ‘calde’.
Un primo passo in questo senso è la misura messa in campo da Regione Lombardia per sostenere iniziative di prevenzione e contrasto della criminalità comune ed organizzata: i destinatari del progetto sono i Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti in quanto enti che, per dimensione territoriale e struttura amministrativa, possono realizzare interventi rivolti ad un maggior numero di soggetti.
Nell’ambito di tale contesto i Comuni hanno l’opportunità di proporre un progetto volto alla riqualificazione di spazi pubblici oggetto di episodi di devianza attraverso iniziative educative e di sensibilizzazione volte a favorire l'integrazione sociale. Un’opportunità colta dalla giunta comunale che, su proposta dell’assessore Canale, ha approvato il progetto e lo schema di accordo di collaborazione con la giunta regionale. Il progetto, finanziato dalla Regione nella misura massima di euro 7.500 euro (eventualmente incrementabili), intende sviluppare e rinforzare un approccio ai problemi di sicurezza urbana di tipo integrato che coniughi l’intervento delle forze di polizia con un'azione di carattere più sociale ed educativo.
«Con la proposta progettuale predisposta – dichiarano i due assessori – si intende sviluppare e rinforzare un approccio ai problemi di sicurezza urbana di tipo complessivo, con un’attenzione particolare non soltanto agli aspetti repressivi ma anche alla dimensione sociale ed educativa che riguarda coloro che si rendono protagonisti di episodi di violenza e microcriminalità». Con interventi di natura socio-educativa si mira a perfezionare il monitoraggio del territorio e dei contesti aggregativi della gioventù cremonese, intervenendo dove necessario sia nell’ottica del lavoro di comunità, sia con interventi più puntuali ed individualizzati orientati a rilevare e dare risposta a bisogni specifici di singoli individui. A questo si aggiunge la stretta collaborazione tra operatori dei servizi educativi e agenti della polizia locale, veri e propri operatori di prossimità nel campo della sicurezza. «Le direttrici di lavoro individuate sono due – spiegano Canale e Della Giovanna —: la prima intende rafforzare il servizio di educativa territoriale che il Comune già promuove attraverso la collaborazione con il terzo settore, che, fino ad oggi, ha avuto una finalizzazione prevalente al lavoro di aggancio e accompagnamento educativo dei gruppi informali di adolescenti della città. La seconda è relativa al potenziamento della collaborazione con le forze dell’ordine e all’integrazione con il sistema del servizio sociale territoriale oltre che con gli ulteriori ambiti di intervento propri del settore delle politiche sociali del Comune. In particolare, si vuole rafforzare la funzione di presidio territoriale e di prossimità garantita dalla polizia locale promovendo una maggiore e più stretta collaborazione operativa con gli educatori da realizzare non solo attraverso il costante scambio di informazione e coordinamento degli interventi, ma anche con la concreta sperimentazione di interventi congiunti nei contesti di riferimento e in relazione all’attività di contatto e di mediazione con i cittadini».
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