L'ANALISI
19 Settembre 2024 - 05:15
PIADENA DRIZZONA - Il Comune di Piadena Drizzona ha recentemente approvato il riparto delle spese del 2023 per la gestione del servizio di Polizia locale, gestito in forma associata nell’ambito dell’aggregazione Aci 12, che comprende, oltre a Piadena Drizzona, anche Calvatone, Tornata, Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese. Questo modello di gestione condivisa, pensato per ottimizzare le risorse, ha messo in luce un aspetto significativo per i comuni più piccoli: le spese sostenute superano di gran lunga gli incassi derivanti dalle sanzioni.
SPESE DI GESTIONE
Nel 2023, l’importo complessivo delle spese per la gestione del servizio di Polizia locale ammontava a 364.571,69 euro, una cifra suddivisa tra i comuni partecipanti sulla base dei criteri stabiliti dalla conferenza dei sindaci. Questi criteri tengono conto delle attività svolte dagli agenti, del territorio e dei servizi resi. Uno dei casi più emblematici è quello del Comune di Tornata, che con 45 violazioni accertate nel 2023 ha sostenuto spese pari a 7.473,83 euro ma ha incassato solo 2.652,63 euro in sanzioni. Delle 45 ne sono state pagate 37. Questo squilibrio mette in evidenza quanto sia onerosa per i piccoli comuni la gestione del servizio, soprattutto se si considera che le entrate derivanti dalle multe non coprono le spese sostenute. Simili problematiche emergono anche per Calvatone e Isola Dovarese, che hanno speso rispettivamente 7.845,81 euro e 11.105,56 euro, incassando somme molto più basse in sanzioni.
AGENTI E VERBALI
I comuni di Piadena Drizzona e Pessina Cremonese hanno contribuito in misura maggiore alle spese complessive. Piadena Drizzona ha sostenuto una spesa di 137.812,14 euro, pari al 37,8% del totale, mentre Pessina Cremonese ha affrontato costi ancora superiori, con una spesa di 141.400,04 euro, pari al 38,79%. In particolare, Piadena Drizzona ha speso 34.919,91 euro per il servizio degli agenti e 90.279,33 euro per la gestione dei verbali, con una forte incidenza delle multe comminate tramite autovelox. Il Comune di Pessina è quello che incassa più di tutti, grazie all’autovelox fisso posizionato lungo la statale 10. La questione delle sanzioni, infatti, gioca un ruolo centrale. Gli incassi derivanti dalle multe vengono ripartiti tra i comuni in base al luogo in cui sono state rilevate le infrazioni. Tuttavia, la disparità tra le spese sostenute e le entrate ottenute dalle sanzioni crea un peso significativo, soprattutto per i comuni più piccoli, che si trovano a dover coprire costi operativi elevati. Il costo del servizio è suddiviso in diverse voci, tra cui la gestione degli uffici, le spese per il servizio degli agenti e la gestione dei verbali. Anche le sanzioni incassate — la parte del leone riguarda le multe comminate con gli autovelox fissi — vengono ripartite tra i vari enti, a seconda del territorio in cui sono state rilevate le infrazioni.
RILEVATORI SEQUESTRATI
In futuro sarà interessante, a livello statistico, valutare quanto abbia inciso sul servizio in generale lo ‘stop’ imposto ai quattro rilevatori fissi di velocità T-Exspeed v.2.0 con il sequestro disposto dal Gip di Cosenza a causa di una discrepanza normativa tra le parole ‘omologazione’ e ‘approvazione’. Le apparecchiature sono state dislocate su tutto il territorio nazionale, con almeno 10 regioni coinvolte. I dispositivi sono stati installati anche a Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini e San Martino in Pensiliis. Si è in attesa dell’esito del ricorso presentato dalla ditta fornitrice e anche dal ministero dei Trasporti potrebbe giungere un chiarimento sul tema. Per quanto riguarda la Polizia locale dell’ACI 12, guidata dal comandante Armando Aversa, come annunciato dal sindaco di Piadena Drizzona Federica Ferrari, è in corso di analisi ed elaborazione una riforma, in collaborazione con tutti i Comuni dell’aggregazione, per migliorare e potenziare il servizio.
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