L'ANALISI
18 Settembre 2024 - 05:30
Luciano Pizzetti e un impianto di biometano
CREMONA - «Quella del sindaco Andrea Virgilio sull’impianto di biometano è una presa di posizione molto seria, meditata nel tempo e responsabile, in grado di generare anche parecchie opportunità, perché toglie spazio alle divisioni interne alla comunità cremonese e apre la strada ad un lavoro comune nell’interesse del territorio».
All’indomani del clamoroso ‘strappo’ del sindaco Andrea Virgilio, che ha di fatto spedito in soffitta il progetto dell’impianto di biometano, il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti concorda, rilancia e sottolinea le prospettive politiche di più ampio respiro legate a questa nuovo scenario.
Presidente Pizzetti, partiamo dalla mossa del sindaco...
«Da parte sua c’è stata una netta assunzione di responsabilità; determinata dalla verifica delle condizioni, dalla capacità di ascolto rispetto alle cose che accadevano, e anche dalla necessità di costruire buone relazioni istituzionali. Sono assolutamente d’accordo sul piano del merito».
Ma ora le opposizioni cantano vittoria, e viene da chiedersi cosa sia cambiato rispetto alla scorsa legislatura, alla giunta Galimberti con Virgilio vicesindaco, alla posizione di allora del centrosinistra...
«Cosa sia cambiato mi sembra fin troppo evidente, e credo vada correttamente assunto come discriminante e punto di ripartenza. Il giudizio della commissione di valutazione di impatto ambientale parla chiaro: il progetto sarebbe da rifare, e adesso su questo tutte le forze politiche sono d’accordo. Come presidente del Consiglio Comunale non trovo utile attardarmi in polemiche da campagna elettorale permanente. Abbiamo l’opportunità di ripensare questo e molti altri elementi di ampio rilievo strategico insieme, a livello di territorio per essere molto più forti. Nel rispetto delle visioni differenti, ma risparmiandoci nuovi mesi di esclusivo conflitto fra maggioranza ed opposizione del quale non c’è nessun bisogno. Perché è una storia già vista: noi litighiamo, e come sempre il terzo gode».
Un altro, quanto mai tangibile segno di discontinuità?
«Ogni giunta e ogni sindaco hanno il loro metodo, e il cambiamento non deve essere letto necessariamente come rottura; io parlerei piuttosto di evoluzione, della responsabile presa d’atto di elementi nuovi, dato che il lavoro della Commissione era stato sollecitato da tutti».
Quando l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, liquidò come effetto della ‘sindrone di nimby’ le posizioni contrarie all’impianto di biometano, lei fu tra i più duri nei suoi confronti. Ora appoggia la ‘svolta’ di Virgilio, e non solo. Certa ‘sudditanza’ verso A2A è finita, ci sarà un rapporto da ricostruire?
«Non sono un pentito, anzi sono convinto che abbiamo remato nella direzione giusta, ma col senno di poi credo che alcuni passaggi relativi alla cessione di Lgh ad A2A avremmo potuto farli in modo differente, cercando un punto di intesa con l’opposizione al posto della grande battaglia politica che ci fu all’epoca. Quanto al termovalorizzatore, penso sarebbe utile riavviare un discorso sereno e ‘laico’; perché incide in parte minima sull’inquinamento atmosferico, ed ha permesso di chiudere molte fonti di riscaldamento private, vere fonti inquinanti, alimentando il teleriscaldamento. Bisogna capire se la sua ‘dead line’ è fissata al 2029 oppure no. E se è davvero quello il peggiore dei mali. Sul caso specifico dell’impianto di biometano, con A2A bisognerà ovviamente andare a discutere, riflettere, ricostruire laddove ci sono state lacerazioni, cambiare quando lo si ritenga necessario. Ma con uno spirito nuovo, di rappresentanza territoriale e di ricomposizione pur nella legittima diversità. Un assetto fondamentale nelle grandi partite che ci vedono troppo deboli. In consiglio comunale ho registrato segnali interessanti: qualcosa si muove, al di là delle asprezze e del lascito della campagna elettorale. Niente a che vedere con certi ‘embrassons nous’ di facciata, quanto piuttosto l’aspirazione a un punto di intesa che ci permetta di compiere passi avanti per tutto il territorio e tutta la comunità».
NO COMMENT DA A2A
Incassa e non reagisce — almeno per ora — Renato Mazzoncini, l’amministratore delegato di A2A. Dopo che il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, ha sbarrato la porta all’ipotesi di realizzare un impianto di biometano nell’area del termovalorizzatore, ieri la redazione del quotidiano ‘La Provincia’ ha richiesto un’intervista al leader della società multiservizi: l’intenzione era quella di chiedere a Mazzoncini un commento sulla mossa a sorpresa del primo cittadino cremonese e sondare gli eventuali piani alternativi al vaglio di A2A. Tramite il suo Ufficio stampa, però, Mazzoncini ha gentilmente «declinato la proposta». Insomma: un sostanziale «no comment».
I portavoce dell’amministratore delegato si sono limitati a spiegare che questo non è il momento per programmare «uscite pubbliche» sul caso biometano perché la questione va affrontata anzitutto «a livello istituzionale». È evidente che i rapporti fra A2A e il Comune si sono — se non definitivamente compromessi — quantomeno raffreddati. E per mettere a fuoco un nuovo piano incentrato sulle agroenergie sarà necessario un fine lavoro diplomatico. Da una parte e, ovviamente, anche dall’altra.
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