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CREMONA. IL CASO BIOMETANO

L’affondo delle opposizioni: «Noi contrari fin dall’inizio»

Dopo le parole del sindaco FdI e Novità a Cremona rivendicano la presa di posizione. «Ora impegni scritti»

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

17 Settembre 2024 - 05:25

L’affondo delle opposizioni: «Noi contrari fin dall’inizio»

CREMONA - La vicenda legata all’impianto di biometano di Bonemerse/Gerre de Caprioli sembra essere prossima ad una soluzione, almeno sul piano tecnico: l’altro ieri, infatti, il sindaco Andrea Virgilio aveva espresso forte contrarietà al progetto presentato da A2A. E ieri, dopo che sembra essere calato il sipario sul progetto, si alza quello della politica, con le reazioni alle parole, inequivocabili, del primo cittadino: «Se le intenzioni si confermeranno – ha dichiarato Virgilio – nel senso del mancato spegnimento del termovalorizzatore, non è accettabile aggiungere a quell’area l’insediamento di nuovi impianti».

A tornare su uno dei temi che aveva infiammato la campagna elettorale è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che, in una nota congiunta, parla di un «repentino cambio di passo del sindaco sulla questione legata al biometano. Il ripensamento di Virgilio – continua la nota di FdI – riprende le posizioni di Fratelli d’Italia sul tema biometano e dimostra come le perplessità espresse nel tempo fossero fondate su basi concrete».

Nel difficile equilibrio che si viene a creare tra le sfide poste dalla transizione energetica e esigenze dei territori, l’impianto di biometano previsto da A2A aveva incassato il parere negativo dell’ultima Conferenza dei Servizi, che aveva imposto nuove valutazioni sul progetto. Uno dei temi emersi, come ricordato anche dal sindaco Virgilio, era quello del rapporto tra città di Cremona e territorio, tra un capoluogo bisognoso di energie e i paesi della provincia che dispongono di spazi e risorse naturali.

Sull’argomento torna anche il comunicato di FdI, rivendicando il proprio contributo presentato nei mesi scorsi: «Non possiamo non notare come Virgilio rimarchi la centralità di comunicare con i Comuni limitrofi, specie per scelte che porterebbero ad impatti significativi su di essi: proprio questo tema faceva parte del punto ‘Cremona capoluogo’ del programma elettorale presentato dal centrodestra in occasione delle elezioni amministrative della scorsa primavera, dove insistevamo sulla necessità che il Comune di Cremona dovesse assumere decisioni capaci di portare benefici, oltre che alla città anche ai comuni limitrofi».

I consiglieri di minoranza non tradiscono però grande fiducia nei confronti delle ultime dichiarazioni dell’amministrazione che porrebbero una pietra tombale sul progetto: «Fratelli d’Italia non si farà incantare e monitorerà con attenzione le eventuali evoluzioni legate alla vicenda dell’impianto a biometano che ci vedrà sempre contrari alla sua costruzione alle porte della città, per le note questioni legate all’impatto ambientale e viabilistico. Infine, valuteremo se per davvero ci sarà anche una seria interlocuzione, così come affermato da Virgilio, tra Cremona e i Comuni limitrofi, oppure se, per l’ennesima volta, siamo davanti ad una delle tante promesse mancate fatte dal centrosinistra in questi oltre dieci anni di amministrazione».

Una scarsa fiducia condivisa, dai banchi dell’opposizione, anche da Alessandro Portesani capogruppo di Novità a Cremona, che chiede impegni ‘nero su bianco’ e annuncia un’interrogazione alla giunta in Consiglio: «Sull’impianto di biometano abbiamo sentito tante parole. Troppe. Tutto e il suo contrario. E allora, dopo le dichiarazioni del sindaco, che di fatto cancellano l’impianto, vogliamo che le promesse siano nero su bianco. Come coalizione di centrodestra presenteremo in Consiglio comunale un ordine del giorno in cui riprenderemo le motivazioni del ‘no’ espresse dal sindaco. Chiederemo a lui e a tutto il centrosinistra di votarlo: almeno per coerenza».

Ma Portesani non si ferma qui e assesta alcune delle consuete bordate all’indirizzo di giunta e maggioranza: «Con quest’inversione a 'U' Virgilio boccia contemporaneamente sé stesso e la prosopopea giullaresca dell’ex sindaco Gianluca Galimberti sulla gestione delle politiche energetiche del Comune di Cremona. C’è da chiedersi quale sia stato il motivo di una simile conversione, che non si giustifica solo con osservazioni generiche sulla politica energetica. Le motivazioni indicate da Virgilio erano le stesse valide anche dieci mesi fa. E allora perché un mutamento così radicale? Il sindaco ha il dovere di spiegare».

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