Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. PALESTRA CHIUSA

Ora il piano B: la ginnastica si fa all’aperto

Due mesi di lavori in via Dogali, la preside del Galilei Orini: «Lezioni di scienze motorie in cortile»

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

05 Settembre 2024 - 17:03

Ora il piano B: la ginnastica si fa all’aperto

La palestra. Nei riquadri Orini e Viccardi

CREMA - Le scuole preparano il piano B. A meno di una settimana dall’inizio delle lezioni del nuovo anno, gli istituti cittadini che utilizzano la palestra di via Dogali ancora non sanno dove potranno far svolgere le attività di scienze motorie ai loro studenti. Come noto la Provincia, proprietaria della palestra e responsabile delle scuole superiori, il mese scorso ha fatto sapere agli istituti Pacioli e Galilei, che utilizzano l’impianto sportivo, che lo stesso resterà chiuso fino a fine ottobre, perché sono in corso lavori di ristrutturazione, attesi da anni.

«Ad oggi — spiega Paola Orini, dirigente scolastica del Galilei — non ci è stata ancora comunicata una soluzione alternativa. In attesa di notizie, abbiamo pensato a un piano B, che consiste nel far svolgere le lezioni di educazione fisica all’aperto, finché il clima lo consentirà. Utilizzeremo il cortile interno alla scuola, che almeno è uno spazio protetto». Come nelle caserme di una volta. Orini, che si è confrontata nei giorni scorsi con gli uffici provinciali, non ha quindi ricevuto le notizie sperate.

Nessuna novità nemmeno al Pacioli, che è la scuola maggiormente penalizzata dalla chiusura della palestra. Se infatti il Galilei, nella struttura di via Dogali, manda solo alcune classi il sabato mattina e in un paio di pomeriggi, in quanto dispone di due palestre proprie e in aggiunta può usufruire di quella di Ombriano; il Pacioli dipende totalmente dall’impianto situato dietro la propria sede distaccata. Tra l’altro, la scuola diretta da Paola Viccardi ha tra i suoi corsi un liceo sportivo e un indirizzo tecnico sportivo. Va da sé che le attrezzature siano necessarie. In questo momento, in assenza di un impianto sostitutivo, per le 60 classi dell’istituto rimane a disposizione soltanto il pallone pressostatico montato dietro la palestra. Assolutamente insufficiente per una richiesta di 120 ore di scienze motorie (due per classe) la settimana.

Il problema delle palestre esisteva comunque anche senza la chiusura temporanea di quella di via Dogali, come spiega la preside Orini: «Nel nostro istituto avevamo pensato a una settimana su cinque giorni, come avviene in tutta Europa e come fanno ormai altre scuole. Ma con un giorno in meno a disposizione, avremmo appunto il problema delle palestre, perché non ci sarebbero le ore sufficienti per far svolgere lezione di scienze motorie a tutte le classi». Quindi abbiamo dovuto rinunciare a valutare questa ipotesi».

L’intervento di ristrutturazione è stato deliberato dal consiglio provinciale al fine di realizzare i lavori necessari e urgenti, impiegando i fondi dell’avanzo di amministrazione non vincolato. Per le opere che si andranno ad eseguire sono stati stanziati complessivamente 270mila euro: 120mila per interventi di risanamento degli spogliatoi, tinteggiatura, lavori all’impianto elettrico e idraulico e 150mila per il rifacimento della pavimentazione. La prima parte è quella in corso, la seconda verrà eseguita in un secondo momento.

I problemi della palestra di via Dogali sono emersi a marzo dello scorso anno durante il riscaldamento di una partita di basket giovanile maschile, quando si era spezzata la vite senza fine che regola l’altezza del canestro e il tabellone era precipitato verso il basso, sfiorando la tragedia. Da una serie di successivi controlli erano quindi emerse le numerose carenze.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400