Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. L'INDAGINE

«Si accerti com’è morto Sarcone»

Oggi l’autopsia sul motociclista di 42 anni. I periti del pm si sono presi 60 giorni

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

03 Settembre 2024 - 18:39

«Si accerti com’è morto Sarcone»

CREMONA - È stata effettuata oggi l’autopsia su Paolo (‘Paolino’) Sarcone, il motociclista di 42 anni morto nella notte tra venerdì e sabato sulla Castelleonese, scivolato con lo scooter mentre rincasava a Cremona, finito a terra sulla corsia opposta (la moto è volata più avanti nella scarpata). Poi investito da un automobilista diretto verso Milano che non si era accorto di quel corpo «immobile» sull’asfalto.

Nell’ambito dell’indagine aperta per omicidio stradale a carico dell’automobilista 41enne (macchina e scooter sono sotto sequestro), il medico legale Silvia Visonà e la tossicologa Claudia Vignali di Pavia, alle quali alle 9,30 di oggi il pm ha conferito l’incarico, si sono prese sessanta giorni per consegnare la relazione. Ai propri consulenti tecnici il pm ha chiesto di accertare le cause, i tempi e come sia morto il motociclista. In particolare ha chiesto, qualora sia possibile, di accertare se il decesso sia stato causato dall’investimento dell’automobile oppure se Sarcone avesse già perso la vita prima dell’impatto. I periti del pm dovranno, inoltre, accertare che tipo di lesioni abbia avuto il 42enne e le possibili dinamiche compatibili con le lesioni stesse, anche con riferimento «ad un evento di sormontamento».

L’avvocato Andrea Carassai, difensore dell’automobilista, ha nominato quale consulente di parte il medico legale Franco Gianzini, mentre si sono riservati la nomina di un proprio perito i legali, ai quali si sono affidati i familiari di Sarcone: l’avvocato Santo Maugeri per il padre Raffaele, l’avvocato Alessia Vismara per la mamma Livia e l’avvocato Alessandro Vezzoni per la sorella Lucia.

Dopo la mezzanotte e mezza, Sarcone, dal 2008 capoturno all’acciaieria Arvedi, aveva salutato la compagnia di amici al Paradise Wine Bar di Costa Sant’Abramo. Era montato in sella allo scooter diretto verso casa. Intanto, da Cremona, dove risiede, l’automobilista si era messo in viaggio per l’aeroporto di Linate per riportare a casa una familiare: il volo atterrava alle due di notte. «Non l’ho visto, era immobile», dirà, sotto shock, l’automobilista agli agenti della polizia stradale che lo hanno sentito e hanno effettuato i rilievi.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400