L'ANALISI
02 Settembre 2024 - 18:27
CREMONA - La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e disposto l'autopsia sulla salma di Paolo (Paolino) Sarcone, il motociclista di 42 anni morto nella notte tra venerdì e sabato sulla Castelleonese (prima del bivio per San Pedrengo e il Golf Club), mentre rincasava a Cremona dal Paradise bar di Costa Sant'Abramo. Qui aveva trascorso la serata con gli amici.
Casco allacciato, lo scooterista, stimato capoturno all'Acciaieria Arvedi, era caduto sulla corsia opposta (la moto è volata per decine di metri ed è finita nella scarpata). Era mezzanotte e 45, c'era buio. Sul corpo del 42enne è poi passata un'automobile che viaggiava in direzione opposta, verso Crema. «Era immobile», aveva detto alla polizia stradale il conducente, che non si era accorto del corpo sull'asfalto, tanto da non frenare e fermarsi alcune decine di metri in là.
L’automobilista, 41 anni, è stato indagato per omicidio stradale: si tratta di un atto dovuto per consentire gli accertamenti. La motocicletta di Sarcone e l'auto sono state poste sotto sequestro ieri. Domani alle 9,30 la procura conferirà l'incarico dell'esame autoptico al medico legale Silvia Visonà e alla tossicologa Claudia Vignali di Pavia. I familiari di Sarcone nomineranno, a loro volta, un proprio consulente tecnico. Il padre Raffaele si è affidato all'avvocato Santo Maugeri, la madre Livia all'avvocato Alessia Vismara, e Lucia, una delle due sorelle di Paolo, all'avvocato Alessandro Vezzoni.
L'autopsia chiarirà le cause del decesso del motociclista. Sarcone è caduto dallo scooter per una distrazione, per «un problema della carreggiata», per l'attraversamento improvviso di un animale? O per un malore? E nell'impatto, ha perso la vita oppure era ancora vivo, anche se magari privo di sensi, quando l'automobilista gli è passato sopra con la vettura in quel tratto di strada dove il limite è di 60 chilometri all'ora?
Quella notte, il 118 è stato chiamato da un ragazzo che in sella alla moto viaggiava dietro l'auto. Stava rincasando dopo una cena con gli amici a Cremona. Sono arrivati anche i vigili del fuoco. Altre automobiliste si erano fermate, ma solo dopo aver visto il corpo a terra di Sarcone. Esclusa l'ipotesi a caldo di un'auto pirata, nessuno ha visto il momento in cui il motociclista è caduto. La Castelleonese è una zona industriale. Forse dalle telecamere di qualche impresa gli investigatori potrebbero ricavare elementi utili.
I soccorritori hanno tentato di rianimare Sarcone, invano, purtroppo. «I familiari sono desiderosi di conoscere la verità - ha commentato l'avvocato Maugeri —. Hanno perso un figlio e un fratello e queste sono richieste più che legittime».
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