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PIADENA DRIZZONA. IL CASO DELLA SCUOLA MATERNA

Cala il sipario sulla quarta sezione

Vertice con sindaco e provveditore. «Non ci sono insegnanti». Sono 18 i bambini in lista d’attesa, alcuni sono già passati a Calvatone

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Settembre 2024 - 18:04

Cala il sipario sulla quarta sezione

Nei riquadri Ferrari e Chiappa

PIADENA DRIZZONA - In merito alla questione della lista di attesa alla scuola dell’infanzia, il dato già illustrato nel corso dell’incontro di giovedì 22 agosto tra il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo ‘Gian Maria Sacchi’ Umberto Parolini e i genitori è stato confermato questa mattina nel corso dell’incontro che il sindaco Federica Ferrari ha avuto con il Provveditore agli studi Imerio Chiappa, cioè che non c’è la disponibilità di docenti che possano garantire l'istituzione di una quarta sezione.

«Il Provveditore — riassume il sindaco — mi ha spiegato che l’organico degli insegnanti riguarda tutta la provincia e per l’assegnazione delle cattedre si tiene conto del criterio della scuola dell’obbligo, partendo dalle superiori, per poi passare alla scuola media, o secondaria di primo grado, alla primaria e all’ultimo anno della scuole dell’infanzia».

Man mano, in sostanza, i posti vengono coperti e quando si arriva alla prima classe dell’infanzia c’è la possibilità che non vi siano i docenti necessari. Perché la ‘coperta’ è quella e può essere troppo corta.

«Per autorizzare una nuova sezione — precisa il sindaco — deve chiudersene un’altra da un’altra parte. A quel punto i docenti di quella sezione si possono liberare per andare altrove».

Una sorta di risiko o gioco con caselle a incastro che determina gli assetti delle classi. «Le domande sono state tutte presentate nei tempi dovuti — aggiunge il sindaco —. La Regione ha chiuso le iscrizioni due giorni prima del nazionale, ma la situazione non sarebbe cambiata». Bisogna anche tenere conto del fatto che laddove ci sia anche solo una sezione, magari in un centro piccolo, con pochi bimbi, le amministrazioni sono del tutto restie a chiuderla a favore di centri più grandi. Per questo la situazione è abbastanza bloccata, in linea generale. E per quest’anno, dunque, il sipario è calato, non si sono speranze di aprire la quarta sezione. «Comunque — conclude il sindaco — dei 18 bimbi e bimbe in lista d’attesa, alcuni andranno alla scuola dell’infanzia di Calvatone (che fa sempre capo all’Istituto ‘Sacchi’)». Il Comune, com’era emerso, ha messo a disposizione un servizio di trasporto.

Il problema emerso a Piadena non è isolato, ma riflette una situazione più ampia che interessa molte regioni italiane. Il problema delle liste d’attesa nelle scuole dell’infanzia è diffuso, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree urbane densamente popolate. Si tratta di una sfida continua che affrontano i dirigenti scolastici e i provveditori quando devono gestire risorse limitate. In molte province italiane, la distribuzione dei docenti è un processo complesso, riflesso di una crisi più ampia che coinvolge il sistema scolastico italiano, dove la gestione delle risorse umane e materiali è spesso complicata da vincoli economici e logistici.

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