L'ANALISI
01 Settembre 2024 - 05:10
CREMA - Tra vent’anni la popolazione cittadina sarà composta per il 32,5% da anziani, rispetto al 27% attuale. In pratica, gli over 65enni saranno numerosi come le altre due fasce di età in cui statisticamente viene divisa la popolazione: i giovani, ovvero chi ha meno di 30 anni, e gli adulti tra i 30 e i 65. Il segmento di popolazione che convenzionalmente viene fatto rientrare nella terza e quarta età salirà dai 9.161 residenti, registrati all’anagrafe cittadina a fine 2023, sino agli 11.410 previsti dall’Istat al termine del 2043, con un incremento di 2.249 unità.
La fotografia di come sarà a livello demografico la città tra 20 anni è contenuta nell’analisi dell’Istituto nazionale di statistica che prefigura l’evoluzione della popolazione italiana nei prossimi due decenni. Lo studio si basa sulle stime di invecchiamento progressivo della popolazione. Potrebbe essere soggetto a qualche variazione in termini unitari, ma certo non di una portata tale da stravolgerne l’esito: il trend è consolidato.
Crema, come tutte le altre città italiane, dovrà fronteggiare il costante e progressivo invecchiamento della popolazione, calcolandone l’impatto, sia in termini di richiesta di servizi, sia in termini di mobilità e welfare, in particolare l’assistenza sanitaria e domiciliare. Sfide che riguardano da vicino la politica locale e non solo, richiedono programmazione e lungimiranza, oltre che cospicue risorse per essere affrontate.
A conferma di una città dove la terza età avrà un peso sempre maggiore, nel 2043 le tre fasce più rappresentate saranno quella dai 70 ai 74 anni, con una previsione di 2.512 residenti, tallonata da quella immediatamente prima (65-69, 2.501). A quota 2.309 unità troveremo i 75-79enni. Si sposterà in avanti di 15 anni l’attuale fascia di popolazione più numerosa che, a fine 2023, era compresa tra i 55 e i 59 anni, con 2.767 iscritti all’anagrafe cittadina, seguita da 50-54enni (2.670) e da chi ha tra i 45 e i 49 anni (2.515). Ci saranno inoltre ben 256 persone sopra i 95 anni. Prevedibile una cospicua presenza di centenari. In questo caso significa un incremento del 150% rispetto ai numeri attuali, che vedono in città 104 persone appartenenti a questa fascia di età.
Confermata anche tra 20 anni la predominanza delle donne, come già avviene oggi. Nel complesso saranno più numerose degli uomini: 17.286 maschi a fronte di 17.286 femmine. Non in tutte la fasce di età, però, la popolazione femminile sarà in maggioranza. Anzi, tra i bambini e i giovanissimi saranno di più i maschi. Uno stato di cose che si prolungherà anche per gran parte dell’età adulta. Secondo l’Istat, infatti, il numero maggiore di residenti donne si avrà solo a partire dalla fascia compresa tra i 55 e i 59 anni. Poi si arriverà progressivamente a una netta predominanza in età avanzata. Tra gli 85 e gli 89 anni ci saranno meno di 500 uomini a fronte di 749 donne. Le ultra novantenni saranno 440 rispetto a 244 maschi. Sopra i 95 anni di età si conteranno 184 donne e 72 uomini.
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