Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IMPIANTI SPORTIVI. I NODI

«PalaRadi: isolare il tetto è un compito delle società»

Carte alla mano, Zanacchi chiarisce le competenze di Comune e squadre. Parcheggio: lavori dal 9 settembre

Lucilla Granata

Email:

redazione@laprovinciacr.it

30 Agosto 2024 - 05:30

Impianti sportivi nel degrado:

CREMONA - «Avrei voluto affrontare due temi: manutenzioni ordinarie e prospettive future. Ci siamo fermati sul tema delle manutenzioni e quindi sarà mia cura, la settimana prossima, organizzare un altro incontro, dedicato al secondo punto». L’assessore allo Sport, Luca Zanacchi, è tornato ieri a sedersi al tavolo con i rappresentanti delle società sportive interessate, per districare l’intricato nodo della questione PalaRadi, nell’ambito del tema 'caldo' degli impianti sportivi cittadini.

CHIARIMENTI SULLE MANUTENZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE AL PALARADI

zani

«Abbiamo parlato di tutto quello che ha causato diverse questioni - spiega Zanacchi -. Noi, però, siamo perfettamente consapevoli che esiste una legge precisa a riguardo. Si tratta del decreto legislativo 222 del 2016, integrato da un decreto del ministero delle Infrastrutture nel marzo 2018. Individua e definisce in modo chiaro quali sono le manutenzioni ordinarie e quali le straordinarie. I miei uffici hanno dato chiaramente il segnale che noi ci dobbiamo attenere pedissequamente alle disposizioni del Governo e dei ministeri, a cui le amministrazioni possono solo allinearsi».

grafico

MANUTENZIONE ORDINARIA E INFILTRAZIONI DEL TETTO: COSA DICE LA LEGGE

«Calando tutto sul caso specifico e alle convenzioni che abbiamo, che si richiamano a queste leggi, è emerso ancora una volta che una serie di interventi manutentivi sono classificati nella manutenzione ordinaria. Di conseguenza, in proporzione all’utilizzo delle società della struttura, sanno di quanto ciascuno deve farsi carico. Questi interventi, peraltro, con il decreto del 2018 sono passati in edilizia libera e quindi non necessitano neppure di particolari autorizzazioni, se non la condivisione del desiderio di fare un determinato intervento con l’Ufficio Sport».

VANOLI COME CAPOLINEA PER GLI INTERVENTI: ORGANIZZAZIONE E SOPRALLUOGHI

«Un decreto fatto in collaborazione con il ministero della Semplificazione, per cui concepito per dare risposta immediata ai lavori. Sì è perso tempo nel chiarire chi dovesse fare gli interventi, questo sì. E qualcuno resta perplesso sulle competenze e ha chiesto di fare ricerche più approfondite. Ma quella che ho sottoposto, è l’ultima normativa uscita. Le infiltrazioni del tetto, dunque, sono manutenzione ordinaria per capirci. Le convenzioni individuano poi come capolinea per gli interventi, la Vanoli. Che non vuol dire che la Vanoli si debba far carico dei costi, ma che quel gruppo di dirigenti delle varie società sarà guidato da quelli della Vanoli».

PROSSIMI PASSI: SOPRALLUOGHI E INTERVENTI PROGRAMMATI

«La settimana prossima - prosegue Zanacchi - organizzerò un sopralluogo con una ditta individuata dalla Vanoli, alla presenza dei tecnici del Comune e dei rappresentanti delle varie società, per capire l’entità dell’infiltrazione e ripristinare l’impermeabilizzazione del tetto. Per quanto riguarda l’infiltrazione del parcheggio, invece, che è a carico del Comune, l’intervento è già programmato per il 9 di settembre».

RIQUALIFICA DEL PALARADI E INTERVENTI ALLA PALESTRA SPETTACOLO

«Poi, in un secondo tempo, ci occuperemo della riqualifica del PalaRadi, partendo dalle esigenze delle varie società sportive.

Per la palestra Spettacolo, invece, la settimana prossima partiranno i lavori di muratura per sostenere uno dei due canestri». «I canestri sono stati già ordinati e la ditta fornitrice ha già inviato tutti gli incartamenti. La seconda settimana di settembre verranno a collocarli. Questo era il terzo incontro organizzato dall'inizio di mandato. Il tavolo di confronto è costantemente aperto dal 2019».

PRESENZE E ASSENZE: CHI ERA AL TAVOLO DI CONFRONTO

Ieri, per la cronaca, la Vbc non si è presentata. Erano invece presenti Vanoli, Juvi ed Esperia.

MA LA VANOLI RESTA DI ALTRO AVVISO

rozzi

Per nulla convinta che i lavori tocchino alle società convenzionate, resta la Vanoli. La società ha espresso la sua posizione dopo l’incontro, attraverso le parole del consigliere di amministrazione Francesco Rozzi, presente alla riunione.

INCONTRO INTERLOCUTORIO: ANCORA MOLTI DUBBI DA CHIARIRE

«Al tavolo abbiamo avuto ancora un incontro esclusivamente interlocutorio», spiega Rozzi. «Resta da definire, a nostro avviso, cosa rientri realmente nei lavori di manutenzione ordinaria e cosa in quelli di straordinaria, perché ci sono situazioni abbastanza gravose in ballo, soprattutto quelle che riguardano la copertura del tetto. Questa questione è davvero molto spinosa e rischia di essere anche molto onerosa».

IL CODICE CIVILE E LA MANUTENZIONE ORDINARIA: IL DUBBIO SUL TETTO

Rozzi continua: «Il codice civile stabilisce in modo molto chiaro che la manutenzione ordinaria si riferisce esclusivamente ad oggetti di utilizzo quotidiano, e mi sembra evidente che un tetto non possa rientrare tra gli "oggetti" in questione».

SOPRALLUOGO E ANALISI DEL DANNO: IL PIANO DELLA VANOLI

«Noi ci occuperemo subito di mandare qualcuno a fare un sopralluogo per capire intanto l’entità del danno e riportare alle altre società interessate il report dell’ispezione. Subito dopo, ci premureremo di recuperare qualche proposta riguardo a chi potrebbe occuparsene».

INTERVENTI SUL TETTO: LA COLLABORAZIONE CON I TECNICI COMUNALI

«Manderò qualcuno sul tetto con il permesso del Comune e, soprattutto, affiancato dai tecnici comunali, per capire chiaramente l’entità del danno e anche il conseguente intervento da fare. Fatto questo, sarà chiara anche l’entità della spesa da affrontare e capiremo come muoverci».

VERIFICA DELLE RESPONSABILITÀ LEGALI

Rozzi conclude: «Fermo restando che dal nostro punto di vista, al momento, non è ancora così chiara la competenza dell’intervento. Entro la prima metà della prossima settimana, individuerò un paio di ditte che possano andare in quota in sicurezza o dei droni che possano darci una fotografia in alta definizione della situazione. Ci riserviamo poi di dare ad un nostro civilista il documento fornito dal Comune per stabilire la reale responsabilità di chi dovrà intervenire e in che termini».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400