L'ANALISI
28 Agosto 2024 - 19:45
CREMA - «L’hanno installato 40 giorni fa, proprio sotto la mia finestra, a poco più di tre metri. Da allora, il continuo passaggio dei veicoli non mi fa dormire. Da settimane chiedo al Comune di trovare un’altra soluzione, ma non mi hanno mai risposto».
La testimonianza è del residente di una delle palazzine di via Carlo Urbino e fa riferimento al dosso rallentatore installato dagli operai incaricati dal Comune all’altezza dei civici 19-20, con l’ovvia intenzione di obbligare gli automobilisti a rallentare, in prossimità dell’ingresso alla materna. Una soluzione adottata in nome della sicurezza stradale, che però sta suscitando le proteste di diversi residenti.
In questo periodo estivo, con le finestre costantemente aperte la notte per combattere il gran caldo, il rumore dei veicoli in transito diventa un vero e proprio supplizio. «Mi chiedo se non sia possibile trovare un’alternativa, fermo restando che nessuno contesta la necessità di garantire la sicurezza stradale — prosegue chi si lamenta —: con un dosso solo, in realtà, le auto non rallentano più di tanto; certo si frena, ma in definitiva ci passano sopra a una velocità tale che il rimbalzo causa molto rumore. Perché non pensano a un impianto di rilevamento della velocità?».
In alternativa sarebbe forse più efficace un dosso in cemento, più largo e dunque più dolce, in modo da diminuire i sobbalzi. Ma non sembra semplice per l’ente di piazza Duomo conciliare le due esigenze: il diritto al riposo di chi vive a ridosso del rallentatore e la necessità di garantire la sicurezza stradale.
La soluzione ottimale sarebbe, ovviamente, il rispetto dei limiti di velocità da parte di coloro che percorrono la via Carlo Urbino. Purtroppo, però, gli automobilisti indisciplinati sono ancora troppi e ciò comporta a questo tipo di problemi.
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