L'ANALISI
28 Agosto 2024 - 17:00
CREMA - Un’apertura a singhiozzo con la prospettiva, comunque, di non arrivare a breve al completamento del secondo lotto del raddoppio della Paullese sul versante milanese. Ieri notte gli operai dell’impresa incaricata hanno rimosso i new jersey in cemento armato dal tratto della superstrada compreso tra la rotatoria di Paullo (porta anche verso il casello della Tangenziale est esterna milanese) e il ponte sul canale Muzza.
Di conseguenza, questa mattina è stata aperta al traffico questa parte del tratto raddoppiato, ma solo per chi viaggia verso Crema. Prima di poter fare altrettanto nella direzione opposta, ci vorranno altri 10, massimo 15 giorni di lavori. Per la seconda decade di settembre, insomma, questa prima tranche del raddoppio sarà finalmente operativa, contribuendo così ad alleviare, seppur parzialmente, il problema delle code e dei rallentamenti, incubo costante dei pendolari.
Sembrano però molto più lunghi i tempi per arrivare ad aprire anche il secondo tratto interessato dal cantiere di riqualificazione, come conferma il sindaco di Spino d’Adda Enzo Galbiati, incaricato per l’Area omogenea cremasca di seguire il comparto dei Trasporti e della viabilità. Oggi ha avuto un confronto con i tecnici della Città metropolitana e ha poi informato i colleghi sindaci del territorio.
«Confermo che ci vorranno altri 10-15 giorni prima del via libera ai veicoli sul percorso raddoppiato Teem-ponte della Muzza in direzione Milano — sottolinea Galbiati —: la Città metropolitana organizzerà una cerimonia inaugurale con taglio del nastro. Al contrario il secondo tratto, quello che raggiunge il ponte sulla ex statale Cerca, per congiungersi con la superstrada esistente, è fortemente in ritardo. Mancano ancora progetto esecutivo e assegnazione lavori», la sottolineatura. Ben difficile dunque che per l’inverno l’intera opera sia conclusa. E il continuo ‘spezzatino’ tra parti ormai raddoppiate e aree invece ancora caratterizzate da una viabilità provvisoria, conseguenza dei cantieri, non farà altro che creare maggiori difficoltà per il traffico.
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