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Servizio mensa: «Stop per chi non paga»

Stretta del Comune: deve recuperare 11mila euro. Le nuove disposizioni da settembre

Piero Zanoni

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pzanoni@laprovinciacr.it

29 Agosto 2024 - 05:20

Servizio mensa: «Stop per chi non paga»

SORESINA - Undicimila euro: sono i soldi che il Comune di Soresina deve recuperare dalle famiglie per il servizio di mensa scolastica destinato ai bambini che frequentano la scuola dell’infanzia (l’asilo Vertua) e la scuola primaria ‘Leonardo da Vinci’ di via Matteotti. Come primo provvedimento, da settembre, con l’inizio dell’anno scolastico 2024-2025, scattano le nuove regole decise dalla giunta guidata dal sindaco Alessandro Tirloni.

Permane il sistema ‘a borsellino’, per cui la famiglia acquisterà, pagandoli in anticipo, una quantità di buoni pasto — da 4,80 euro a ticket per la materna e da 5,10 euro per le elementari — che saranno scalati solo in caso di effettivo utilizzo. Le nuove regole prevedono che, quando il residuo del ‘borsellino’ scende sotto i 50 euro, venga inviata alla famiglia una mail di preavviso che ricorda l’imminente necessità di una ricarica. Se i genitori non provvedono a ricaricare, all’esaurimento del credito viene inviata una seconda notifica (sia via e-mail sia tramite il registro elettronico), che invita ad effettuare l’accredito entro due giorni.

Trascorso questo periodo, se l’ammontare versato nel ‘borsellino’ è ancora pari a zero, allora l’alunno non potrà usufruire del servizio mensa e dovrà quindi pranzare a casa sino a quando non verrà effettuata una ricarica di almeno 50 euro.

«Dai conteggi fatti a giugno, al termine dell’anno scolastico 2023-2024, diverse famiglie avevano esaurito il carnet — evidenzia il sindaco —, senza mai ricaricare il borsellino, per un totale di oltre 2.000 pasti arretrati e più di 11.000 euro di debito nei confronti del Comune, poiché i figli avevano continuato ad usufruire comunque del servizio mensa. Essendo la mensa scolastica un servizio a domanda individuale, non obbligatorio e soggetto a un contributo da parte degli utenti, abbiamo ritenuto giusto intervenire subito onde evitare che si verificasse di nuovo questa spiacevole condizione che andava a penalizzare le famiglie in regola con il pagamento del servizio».

In sostanza funzionari comunali hanno contattato tutte le famiglie risultanti insolventi, facendo loro presente che il mancato saldo degli arretrati comporterà una mancata iscrizione al servizio mensa dei rispettivi figli. Le nuove regole adottate nella delibera di giunta del 6 luglio hanno l’obiettivo «di risolvere questo problema. Undicimila euro possono sembrare pochi nel bilancio del Comune di Soresina, ma se rapportati al costo del pranzo si evidenzia un numero di persone che non hanno ottemperato al pagamento del servizio e che non può essere ignorato. Il nostro provvedimento fa sì che il rispetto delle regole sia effettivo. Sottolineo, inoltre, che chi si trovasse in condizioni di necessità, il regolamento prevede, sotto certi termini, sconti percentuali sul servizio mensa. Anche su questa tematica l’amministrazione comunale prosegue sulla strada del rispetto delle regole da parte di tutti. Quanto agli 11mila euro, il Comune non li dà per persi, ma certo ci vorrà tempo per recuperarli».

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